Valguarnera sindaca Draià denuncia ancora una volta due consiglieri di opposizione per alcune dichiarazioni in Aula

Valguarnera. Ennesima denuncia da parte della sindaca Draià nei confronti di consiglieri comunali di opposizione. Una volta i giornalisti, un’altra i consiglieri di opposizione, altre volte gli uni e gli altri. E se i conti non sono errati, siamo già alla 14^ denuncia. Il massimo consesso civico che dovrebbe rappresentare “il teatro della dialettica e della democrazia” va ancora una volta a rotoli, venendo ormai considerato unanimemente come il luogo delle ripicche, dei veleni, delle vanità e delle denunce. Nel mirino della sindaca questa volta i consiglieri Giuseppe Speranza ed Angelo Bruno che, secondo l’accusa, avrebbero pronunciato frasi irrispettose ed irriguardose nei suoi confronti durante la seduta del 30 maggio, peraltro senza la sua presenza. “Nella seduta del Consiglio Comunale i due consiglieri citati – scrive nella denuncia la sindaca – hanno fatto delle dichiarazioni pesanti sul mio conto, sul mio modo di amministrare e quindi mi riservo ogni azione a mia tutela”. L’esposto- denuncia, con tanto di carta intestata del Comune, è stato presentato alla Procura della Repubblica, alla Questura e al Comando della Guardia di Finanza, oltre a darne comunicazione al Prefetto, al Presidente del Consiglio comunale, al Segretario comunale, ed al consesso civico. La sindaca chiede agli organi in indirizzo che si faccia immediata chiarezza su alcune frasi definite molto gravi. Nella fattispecie – secondo Draià – i due consiglieri avrebbero espressamente dichiarato ed accusato, durante la seduta del 30 maggio, di essere a conoscenza di violazioni di legge ed illeciti consumati nel corso dell’attività amministrativa da lei condotta, ma delle quali – riferisce- “omettono di fare espressamente denuncia, evidentemente per la falsità delle denunce o per abitudine comportamentale”. I fatti che hanno portato il primo cittadino alla denuncia, sarebbero inerenti a tre episodi differenti, esposti in Aula da Speranza e Bruno. Il primo inerente la nomina degli scrutatori che sarebbe stata fatta- secondo quanto asserito in Aula dai due consiglieri – in maniera del tutto clientelare. Il secondo sarebbe inerente al comportamento di un dipendente, che si sarebbe permesso di mandare dalla sindaca un genitore per avere gratis un blocchetto della mensa scolastica. In ultimo l’emergenza Covid 19. I due consiglieri avrebbero accusato la sindaca che durante l’emergenza riceveva dalla cittadinanza messaggi e dispensava consigli, al fine di avere in cambio qualcosa. “Sono molto dispiaciuta ed amareggiata che ancora oggi a distanza di 7 anni – scrive infine la sindaca – ci siano consiglieri che lanciano accuse false senza avere il coraggio di denunciare” e conclude chiedendo alle competenti autorità di sentire i “timidi” consiglieri, al fine di raccogliere le denunce sui gravi fatti di loro conoscenza attinenti a presunti comportamenti illegittimi adottati dal sindaco. Il consigliere PD Bruno in un post ha dichiarato: “Le persone perbene non hanno mai paura. Qualsiasi atto volto ad imbavagliare la libertà è scellerato e grave. Nelle apposite sedi difenderò questo principio”.
Rino Caltagirone