A conferma di ciò nel corso della perquisizione è stata rinvenuta una imbragatura, una rete da uccellagione, una trappola, un anello di un Falco Pellegrino e delle zampe di rapaci sempre di specie protette. Ciò per alimentare il florido traffico illegale di esemplari appartenenti a specie rare e protette anche a livello internazionale, che finiscono nella rete di collezionisti senza scrupoli legati al mondo della falconeria.
Da questo punto di vista la Sicilia, rappresenta un punto strategico, in quanto nel suo territorio vivono importantissime popolazioni di rapaci quali ad esempio: l’unica popolazione nidificante in Italia di Aquila di Bonelli, la più importante frazione della sottospecie feldeggii del Falco Lanario e l’ottanta per cento della popolazione italiana del Capovaccaio.
A conclusione delle operazioni O.G. è stato deferito alla Procura di Enna e gli animali e le attrezzature posti sotto sequestro. Gli esemplari sono stati trasferiti al Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Messina, e, dopo un periodo di cure, si spera possano essere liberati. Durante il controllo è stata anche rinvenuta sostanza stupefacente ed un bilancino di precisione, per tale ragione il soggetto è stato segnalato alla Prefettura di Enna.
I reati contestati vanno dal prelievo illegittimo di specie protette in violazione della cd. Legge sulla caccia, alla ricettazione, la fauna è infatti patrimonio indisponibile dello Stato, alla violazione della normativa sulle specie protette dalla Convenzione CITES.
Continua l’impegno dei Carabinieri volto a reprimere l’odioso fenomeno del prelievo in natura di esemplari particolarmente protetti di rapaci diurni e notturni che, proprio a causa di tali condotte criminali, rischiano l’estinzione non solo dal nostro paese ma anche, essendovi numerose specie migratrici, dall’interno pianeta, con un elevatissimo danno alla biodiversità.
Bisogna comunque tenere alta la guardia poiché il fenomeno purtroppo è lungi da essere eradicato. Infatti non meno di un mese fa in provincia di Agrigento erano stati sequestrati due piccoli di Aquila di Bonelli depredati da un nido.