“Il territorio si difende con la prevenzione – prosegue il dirigente cislino –. Rispondere alle emergenze è purtroppo l’obbligata pratica del dopo, approntata per rispondere al disastro quando questo è già conclamato. Istituzioni e privati vanno coinvolti nella virtuosa pratica di eliminare gli elementi che favoriscono il divampare di spaventosi incendi”.
“Come Cisl ravvisiamo l’assenza di una strategia organica e preventiva che investa sul comparto forestale ricorrendo al potenziamento della sorveglianza dei nostri patrimoni boschivi e che preveda una stretta penale per gli autori degli scempi naturalisti che arrivano puntuali con l’ingresso dell’estate”.
“Lo scorso anno, ma come in generale registrato ad ogni bella stagione – conclude Emanuele Gallo – arriva il caldo ed aumentano i rischi d’incendio che mettono in ginocchio l’economia rurale, agroalimentare, ambientale dell’ennese mandando in cenere gli sforzi di chi, con amore per la sua terra, cura i territori. A Enna servono mezzi adatti e un progetto di prevenzione ben strutturato per contenere al massimo gli azzardi di un’estate che si preannuncia torrida. Serve agire subito perché la calura di questi giorni è un campanello d’allarme”.