Aidone. E’ una grande testimonianza di fede, quella che porta, ogni anno, per il primo maggio, migliaia di pellegrini al Santuario di San Filippo apostolo, compatrono di Aidone, “ritornato tra la gente”, dopo il lungo periodo di pandemia. Le porte del Santuario si sono aperte di buon mattino, sia il giorno della vigilia (sabato) sia nel giorno di festa (domenica) per accogliere i devoti, provenienti da tutta la provincia e fuori. Pur non essendoci stati i numeri degli anni passati, quando si sono toccate anche le 50 mila presenze, la ripartenza è stata sicuramente buona nonostante la paura del Covid e le previsioni meteo non buone. A fare da sfondo alla festa, le tradizionali bancarelle delle zagarelle, i caratteristici nastri colorati da strofinare sulla statua del Santo e quelle delle statuette raffiguranti l’apostolo, le giostre e i forestieri in giro per il paese senza prima essere passati dal santo. Grande, è stata l’emozione vedere il santo in processione, dopo la messa celebrata dal vescovo Gisana, il cui fercolo rischiava di rimanere in chiesa per l’insufficienza dei portatori, la maggior parte sempre forestieri. Con un post, sulla pagina social del santuario, arriva il ringraziamento ai tanti aidonesi di buona volontà, che hanno portato a spalle il fercolo e il simulacro del santo: “Lo hanno fatto per fede, per devozione, per spirito di solidarietà e hanno permesso a noi tutti di poter vedere, dopo due anni, il santo Apostolo lungo le nostre vie. Abbiamo dovuto accorciare il tradizionale giro non solo per le instabili condizioni metereologiche ma anche per le forze, infatti il numero dei portatori era inferiore a quello necessario per il peso del fercolo. Nonostante tutto ci siamo riusciti!”.
Angela Rita Palermo