Il grande cuore di due comunità, Villarosa e Villapriolo, a sostegno del popolo dell’Ucraina
Villarosa - 13/03/2022
Villarosa. Il grande cuore di due comunità, Villarosa e Villapriolo, a sostegno del popolo dell’Ucraina. Nei giorni scorsi si è ultimata la raccolta di materiale, da spedire nelle zone colpite dal conflitto militare, a cura della locale azienda “Gioia Trasporti” che ha lanciato l’iniziativa, mettendo a disposizione depositi e mezzi. Tutto il materiale è stato catalogato, suddiviso per generi e imballato con cellophane da parte di familiari e dipendenti dell’azienda che, con grande generosità, per due giorni e mezzo, senza risparmiarsi, hanno preso parte all’iniziativa. “E’ stata straordinaria la risposta di cittadini, commercianti e farmacie -dice Mirko Gioia. Sono stati raccolti 13 bancali di beni, tra viveri e vestiario, medicine e giocattoli, per le donne e i bambini in fuga dalla guerra. Siamo orgogliosi delle comunità villarosane sempre presenti e solidali nelle difficoltà. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito ad alleviare questa grande sofferenza, con la speranza che i fratelli ucraini si sentano meno soli e mai abbandonati”. Con chi vi siete raccordati per fare arrivare tutto il materiale a destinazione?
In un primo momento abbiamo contattato don Pietro Antonio Ruggero, parroco di Gagliano, che avendo fatto già delle missioni in Polonia e in Ucraina ha saputo indirizzarci; poi tramite una associazione di Palermo, che ci ha fornito la documentazione necessaria per il trasporto, abbiamo caricato tutto in un nostro mezzo e lo abbiamo portato in un centro di smistamento di Verona che a sua volta poi si è incaricato, con propri mezzi, di fare arrivare tutto il materiale in Polonia e Ucraina. Grande è stata la soddisfazione dimostrata quando hanno visto con quanto cura e meticolosità è stato imballato il materiale. La stanchezza -conclude Mirko Gioia- per quanto si è fatto in pochissimi giorni, si è fatta sentire, ma abbiamo fatto tutto con il cuore, sempre pensando che è solo una piccolissima parte di ciò che si può fare vivendo una situazione drammatica del genere; soddisfatti per come ha partecipato la gente e per la solidarietà che è stata dimostrata da tutti. Ora chiediamo solo la fine di ogni tipo di guerra”.
Giacomo Lisacchi