Nato il 9 febbraio 1922, a 8 anni rimase orfano di padre. Visse il primo Dopoguerra e la Seconda Guerra Mondiale, ma non andò al fronte perché arruolato nell’aviazione. Nel 1944 sposò Angela Lupica, insieme alla quale nel 2014 festeggiò le nozze di platino per i 70 anni di matrimonio. Ebbero dieci figli, due dei quali deceduti. Oggi la moglie non c’è più, ma il signor Valguarnera ha intorno a sé una grande famiglia formata da 15 nipoti, 16 pronipoti, e dal 2021 è addirittura trisavolo.
Negli anni ’60-’70 partecipò attivamente alla vita della comunità gaglianese, facendo parte dell’Amministrazione comunale Brazzaventre, fu anche responsabile della Camera del Lavoro. Oggi vive in buona salute, ama fare cruciverba e puzzle, ma anche giocare a carte con figli e nipoti.
Il sindaco, la giunta e il consiglio comunale hanno voluto omaggiarlo con un crest ritraente lo storico stemma araldico del comune di Gagliano e una lettera augurale. “Purtroppo non possiamo festeggiare il signor Valguarnera come avremmo voluto – dice il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Candito -. A causa del Covid non possiamo portargli una torta e dei fiori, ma abbiamo voluto mostrargli comunque la nostra vicinanza e il nostro affetto”.
Gagliano non è nuovo a festeggiamenti di questo tipo. Spesso è capitato, anche di recente, di poter vantare la presenza di qualche centenario (l’ultimo a gennaio scorso). In questo momento il signor Valguarnera detiene il primato per essere l’unico centenario gaglianese in vita e in buona salute.
Valentina La Ferrera