Una elaborazione drammaturgica di situazioni proprie di uomini che hanno subito infortuni sul lavoro a cura del giovane autore ed interprete leonfortese Federico Fiorenza che, insieme a Sandro Rossino, ne cura la regia. In scena le storie vere di uomini sfortunati che si sono infortunati proprio nell’istante in cui svolgevano le proprie mansioni.
L’impostazione registica meta-teatrale, inscena un teatrino sgangherato gestito da un Mangiafuoco (Fiorenza) pieno di livore aiutato da un assistente (Valentina Ferrante), metafora della coscienza umana; i due hanno una visione diversa dei burattini che devono andare in scena: il primo odia quelli rotti, difettosi, tanto da gettarli nel fuoco; il secondo li coccola e si affida alla loro capacità di raccontare storie.
L’artista che odia i suoi burattini sgangherati e inutili per il suo spettacolo, è anche l’uomo che odia gli altri uomini menomati e che alla fine volge alla pazzia nel ricordo di una pressa di bitume che cadde sul proprio padre uccidendolo. E controverso è appunto il suo rapporto con l’etereo assistente, che alla fine si svela come coscienza del protagonista e, probabilmente, anche coscienza collettiva.
In balia di un attimo è prodotto dall’associazione Banned Theatre di Catania, e vede in scena Federico Fiorenza, Valentina Ferrante e Micaela De Grandi, aiuto regia Angelo Leonardi, videomaker Giuseppe Guagliardo, light designer Marco Tumminelli.
Aurica Livia D’Alotto