Piazza Armerina: abbandonato il progetto di rilancio di tutto il centro storico?
Piazza Armerina - 21/09/2021
L’amministrazione comunale di Piazza Armerina quest’anno ha abbandonato il progetto di rilancio di via Garibaldi e di tutto il centro storico.
Molte attività commerciali di via Garibaldi hanno chiuso prima della pandemia con l’arrivo del covid e di tutti i lockdown la ZTL è stata mantenuta, mettendo in difficoltà le poche attività rimaste.
Forse è questo il motivo per cui l’amministrazione non avrebbe voluto osare?
Pubblichiamo la lettera aperta che il sig. Michele Seminato, gestore del Siciliartegusto Wine Bar, a tutti gli organi competenti della città dei mosaici:
“Il 18 maggio 2021 il sottoscritto richiede, per la propria attività commerciale sita in via Umberto I, l’autorizzazione per la collocazione di un dehors, con allegato progetto tecnico presentato tramite PEC.
Il 7 giugno 2021 ricevo risposta dall’amministrazione, con parere favorevole alla richiesta, previa condizione di adozione dei provvedimenti di chiusura della via in questione.
In seguito a tale risposta, il 17 giugno 2021, richiedo tramite PEC la chiusura del tratto di strada dalle “Anime del Purgatorio” a Via Cammarata, oppure, la limitazione del traffico dal venerdì alla domenica, dalle ore 20.00 alle ore 23.30.
L’assessore Messina mi riferisce verbalmente di aver sollecitato più volte gli uffici preposti al fine di collocare i dossi in Via Mazzini e Via Umberto I.
Non avendo, a quest’ultima richiesta, ricevuto alcuna risposta, giorno 5 luglio 2021 mi reco personalmente al comando dei vigili urbani per ricevere un riscontro, e mi viene riferito che il problema consisteva nella mancanza di fondi monetari per l’acquisto e l’installazione dei dossi.
Nella stessa giornata, il sindaco, l’assessore Messina e un responsabile del pronto intervento si recano nella mia attività rimarcando di aver sollecitato più volte gli uffici competenti per la collocazione dei dossi, al fine di portare a termine tali installazioni in via Umberto I e in via Mazzini e di permettere, dunque, alle attività commerciali di effettuare il servizio dehors e per limitare l’eccessiva velocità dei veicoli.
Il 2 agosto 2021 richiedo un’autorizzazione temporanea di occupazione del suolo pubblico del tratto via Umberto I, per le date del 13 e 14 agosto, dalle ore 19.30 alle ore 24.00, per l’evento inerente la pubblicazione di un libro e per la degustazione di vini locali. Nella richiesta è stata inserita la proposta della collocazione di otto tavoli, con il rispetto del distanziamento sociale in linea con le direttive di legge, lasciando, inoltre, una corsia libera per il passaggio dei mezzi di emergenza.
Anche a questa ulteriore richiesta non ho ricevuto alcuna risposta.
Il 13 agosto 2021, dopo alcuni scambi verbali con l’ufficio commercio, alle ore 11.00, la ditta di manutenzione ordinaria, in presenza di due impiegati dell’ufficio viabilità, colloca quattro transenne di ferro con nastro annesso, ad un metro di distanza dal marciapiede, di fronte la mia attività commerciale, ostruendo contemporaneamente l’entrata di un altro esercizio commerciale, di uno studio medico e di un’abitazione privata. La motivazione esplicitata dagli stessi, in seguito a tale iniziativa, è stata quella di rallentare il flusso delle autovetture, al fine di posizionare i tavoli della mia attività a ridosso delle transenne.
In seguito a tale sistemazione, vi è stato un rifiuto da parte del sottoscritto sull’attuazione della stessa, seguito dalla richiesta di rimozione immediata delle transenne appena posizionate, in quanto reputate non idonee al contesto di un centro storico e, soprattutto, alla fruibilità delle altre attività del vicinato.
Al termine di tutte queste dinamiche, che hanno costretto il servizio esclusivamente all’interno del locale, nonostante i vari solleciti e le diverse iniziative proposte, da parte degli enti competenti non è stato ricevuto altro che silenzio e trasferimenti di responsabilità, penalizzando fortemente la mia attività.
Lo scorso anno, nel mese di agosto, è stato realizzato il “Village Food”, con la chiusura nei weekend (in fasce orarie) di via Mazzini,via Marconi, piazza Garibaldi, via Umberto I e solo la via Garibaldi in ZTL.
Per concludere, la presente è volta ad un duplice fine: richiedere ai diretti deputati di adottare politiche, disposizioni e logiche atte al pari trattamento di ogni lavoratore in modo da permettere il normale svolgimento delle attività commerciali al pieno delle loro capacità. Sollecitare, conseguentemente, un intervento immediato non solo legato ai legittimi profitti dei lavoratori interessati, ma anche all’inevitabile riscatto della condizione socio-culturale e turistica del paese, strettamente correlata con la libertà di azione delle attività stesse”.