Anche per il prossimo weekend (4 e 5 Settembre) Centuripe è protagonista, insieme ad altri 58 borghi della Sicilia, del “Borghi dei Tesori Fest” aprendo al pubblico e raccontando i suoi tesori e le sue meraviglie storiche, archeologiche e paesaggistiche.
L’adesione al Festival è stata fortemente voluta dall’Amministrazione poiché da la possibilità di mostrare al visitatore le innumerevoli ricchezze che il paese conserva e le iniziative culturali di importanza nazionale che sono in corso nel comune ennese.
Sul sito www.borghideitesori.com nella pagina specifica di Centuripe, è possibile consultare i luoghi scelti per le visite, sempre sul portale è possibile acquistare il coupon che permette l’accesso agli stessi. Il visitatore troverà in piazza Diaz “a Vasca” partire dalle ore 15.30 l’Infopoint dove sarà possibile ritirare i depliant e le informazioni utili per il percorso di visita.
In breve la descrizione dei luoghi che si possono ammirare nel weekend.
CHIESA MADRE (DUOMO)
La Chiesa Madre dell’Immacolata Concezione fu progettata intorno ai primi decenni del XVII secolo ed aperta al culto verso il 1728. È la chiesa principale di Centuripe ma anche il cuore delle funzioni religiose, ed ospita pertanto vari ornamenti sacri ad esse dedicate. Tra essi la famosa “Tiledda”, una tela di colore blu marine che presenta un dipinto monocromatico dove viene rappresentata la deposizione di Cristo. La tela, completata alla fine dell’800, fu realizzata con dodici strisce di tela tessuta a mano dalle famiglie più nobili del tempo.
La visita al Duomo prevede anche un’audioguida scaricabile dal sito:www.borghideitesori.com
CHIESA DI SAN GIUSEPPE
Gioiello tardo barocco costruito intorno al 1730, conserva stupendi stucchi e elementi decorativi nel tetto, negli altari laterali e una pavimentazione originale risalente al periodo della fondazione.
La visita al Chiesa di San Giuseppe così come per la Chiesa Madre Prevede l’audio guida scaricabile dal sito:www.borghideitesori.com
MOSTRA – SEGNI. Da Cézanne a Picasso, da Kandinskij a Miró, i maestri del ‘900 europeo dialogano con le incisioni rupestri di Centuripe
La Mostra aperta fino a 17 ottobre 2021 presso l’Antiquarium Comunale ospita dei veri e propri capolavori di grandi artisti del ‘900 da Picasso a Mirò da Kandisky a Cezanne;
Le opere esposte, 82 opere tutte originali (alcune molto rare, quando non uniche), propongono un percorso nell’opera dei Peintres-graveures (pittori-incisori) dalla fine dall’Ottocento al secondo dopoguerra, con l’intenzione di sottolineare il ruolo delle tecniche di stampa nell’evoluzione dei linguaggi, degli stili e delle modalità espressive dei movimenti avanguardistici europei del secolo scorso e dei loro esponenti. È una sorta di “riassunto” della storia dell’arte del primo Novecento europeo che inizia simbolicamente alla fine dell’Ottocento, con l’opera di personaggi chiave per gli sviluppi dell’arte nei decenni successivi – su tutti Paul Cézanne e Toulouse-Lautrec – per proseguire poi tra i vari movimenti d’avanguardia e i loro principali interpreti: da Picasso a Matisse, da Pechstein a Dix, da Kandinskij a Klee, da Miró a Giacometti, da Hartung a Dubuffet, da Vedova a Fontana. Una panoramica esaustiva della scena artistica europea di questo periodo storico, che testimonia, attraverso i fogli di alcuni autori del tempo, l’importanza della stampa d’arte come mezzo espressivo autonomo.
Info https://centuripecittaimperiale.com/segni/
RIPARO CASSATARO
Aperto al pubblico per la prima volta in assoluto, il Riparo Cassataro un sito, che con i suoi graffiti e disegni risalenti al neolitico è visitabile con lo stesso biglietto della mostra Segni.
MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE DI CENTURIPE
Inaugurato nel 2000, al piano terra si trovano in ordine topografico e cronologico, gli oggetti provenienti dal territorio e dall’abitato; al primo piano materiali che illustrano la vita economica, artigianale ed i rapporti commerciali dell’antica città; al piano superiore i corredi delle necropoli arcaiche ed ellenistiche.
Ciò che rende unico questo Museo è il fatto che espone e custodisce esclusivamente materiali rinvenuti nel territorio centuripino.
Tra i pezzi più importanti spicca sicuramente una delle prime rappresentazioni fisionomiche in Sicilia orientale. Un volto umano schematizzato, parte di un grande vaso in terracotta risalente al V millennio a.C.
Durante l’età ellenistica, Centuripe raggiunge l’apice del suo splendore economico e culturale, quest’ultimo testimoniato dalla produzione di ceramica fittile che ritrae principalmente figure femminili chiamate “Tanagrine”. Spiccano inoltre le numerose maschere teatrali che richiamano espressioni comiche e tragiche tipiche della letteratura greca.
Dello stesso periodo sono i famosissimi vasi, una tipologia vascolare creata proprio a Centuripe, Unici in tutto il mondo antico, sono caratterizzati da una vivace policromia che si suppone sia stata inventata dagli stessi artigiani locali, e da sontuosi fregi in rilievo con motivi floreali ed antropomorfici.
Di enorme rilevanza è il complesso statuario in marmo che ritrae alcuni membri della famiglia Pompeii Falcones che, durante il periodo imperiale, commissionarono la ricostruzione degli Augustales, in onore dell’Imperatore Augusto.
Dal 28 Agosto il Museo espone il più bel ritratto dell’Imperatore Augusto in Sicilia , esposto in una vetrina contenente altri due importanti ritratti di germanico e di Druso Minore.
AUGUSTALES
Il resti di questo importante edificio imperiale che si trovano non lontani dal Museo archeologico. I primi ritrovamenti risalgono all’inizio del 1900 in seguito a molti episodi di scavi, clandestini all’inizio, legali in un secondo momento. Intorno alla metà del XX secolo, grazie ai lavori per la costruzione e il consolidamento della strada soprastante, sono stati avviati degli scavi che portarono alla luce un articolato complesso architettonico con almeno due fasi costruttive. Solo grazie al rinvenimento di un’iscrizione menzionante un sacerdote augustale, si fece chiarezza su questi ruderi che dovevano appartenere ad un collegio di sacerdoti Augustales (coloro che dovevano officiare i riti del defunto Ottaviano Augusto) e di conseguenza si suppone dovesse esserci lì vicino il Foto dell’Antica Città.
In questo periodo è possibile visitare inoltre il progetto esposito:
EROS E PSYCHE ( fino al 26.09.2021)
EROS E PSYCHE è un progetto di Renato Leotta, a cura di Claudio Gulli e Pietro Scammacca, pensato per il borgo di Centuripe e il suo paesaggio. Il progetto si manifesta come una mostra diffusa, composta da immagini archeologiche e arcaiche, dislocate nel contesto rurale e urbano del borgo ennese. Il nome del progetto deriva da una statuetta in terracotta di Eros e Psiche che si abbracciano (circa 200 -100 a.C), ritrovata a Centuripe e attualmente parte della collezione del British Museum.
Dopo un periodo di ricerca sulla singolare manifattura centuripina e la storia complessa delle vicende archeologiche legate ad essa, Leotta ha orchestrato un percorso museale en plen air composto da manifesti che rappresentano una selezione di reperti centuripini che fanno parte della collezione del British Museum, immaginando così una ipotetica sezione temporanea del Museo Archeologico Regionale.
L’intervento di Leotta propone una unione per immagini, tra archeologia e paesaggio, inteso come una fusione tra manufatto e natura. Tra materia e materia. Il progetto non è quindi motivato da una semplice rivendicazione territoriale di questi reperti, ma vuole interrogare i modi in cui l’archeologia e il patrimonio culturale entrano a fare parte di meccanismi “identitari”.
Nel corso della sua storia, l’archeologia è stata spesso strumentalizzata per motivi di diplomazia culturale e come supporto a narrative coloniali. In questo caso l’intervento di Leotta propone invece una possibile forma di unione attraverso il tema della bellezza, un abbraccio che fa eco alle vicende di Amor e Psyche, tra i caratteri dell’umano e del divino.
Le installazioni di Renato Leotta si possono ammirare a Carcaci, nei pressi dell’Acquedotto Biscari (SS575, 94010 Centuripe EN) – e nella scalinata della Chiesa dell’Annunziata.
EROS E PSYCHE è parte di Una Boccata d’Arte, un progetto di Fondazione Elpis, in collaborazione con Galleria Continua.