Con l’affidamento dell’incarico, l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha consumato un altro fondamentale passaggio dell’iter avviato per eliminare una situazione di pericolo che va avanti da ben tre lustri. Era il 2005, infatti, quando una grossa lamina di roccia precipitò durante la notte in prossimità dell’ingresso del monumento medievale. Dieci anni dopo un nuovo crollo e la decisione di chiudere per motivi di sicurezza il castello, rimasto off limits per due anni e mezzo fino a quando intervenne la Protezione civile.
Adesso però, grazie alla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce, l’area dell’antica fortezza – caratterizzata da profonde fratture che innescano continuamente un processo di progressiva disgregazione – potrà essere consolidata in ogni sua parte. Ottenuto l’elaborato dei progettisti, gli uffici di piazza Ignazio Florio potranno avviare le procedure necessarie per far partire i lavori nel più breve tempo possibile. Per le opere, che saranno anche di restauro, recupero e valorizzazione architettonica, è già stato stanziato un milione e 800 mila euro.