Una situazione a dir poco assurda specie per i pendolari che lavorano nel catanese e per gli artigiani che svolgono le loro attività nei comuni della Provincia di Catania e nella Città metropolitana etnea.
A riferirlo, Antonio Castiglione, dirigente di Confartigianato Imprese e componente della Direzione Regionale della medesima Associazione di Categoria.
“Il disagio colpisce soprattutto le persone che non dispongono di mezzi a motore e di autoveicoli.
Questa gente non può muoversi autonomamente per portare a casa un tozzo di pane.
Tutto questo – afferma Castiglione – incrementa le nuove fasce di povertà e va a ghettizzare la gente, creando un isolamento non solo lavorativo, ma anche sociale.
La giornata lavorativa non ha mai termine nelle prime dodici ore del giorno, e chi svolge attività artigiana e dipendente, non può interrompere i servizi prestati perché alle 14 deve attendere l’autobus per rincasare.
E’ veramente assurdo che in una comunità come Centuripe esistano ancora disfunzioni plateali simili.
Siamo isolati dal mondo e per questo chiedo alle istituzioni di garantire più corse e di risolvere definitivamente ogni disagio.
Le autorità istituzionali preposte vadano a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione economica e lavorativa del paese Italia, così come previsto dall’articolo 3 della Carta Costituzionale che è legge fondamentale della Repubblica”.