ROMA (ITALPRESS) – “Poco meno di un miliardo di mancato gettito fiscale negli ultimi tre anni per sostenere lo sviluppo del welfare aziendale. Fino a quando l’Agenzia delle Entrate non chiederà il conto?”. È la domanda che si fa Tiziano Treu, presidente del Cnel, in un’intervista concessa al portale wewelfare.it, annunciando che l’analisi dei costi fiscali del welfare aziendale sarà uno dei prossimi obiettivi del Consiglio Nazionale Economia e Lavoro. “Siamo arrivati al ventesimo rapporto sul mercato del lavoro e i numeri del welfare aziendale impongono studi approfonditi – spiega Treu -. La defiscalizzazione e la decontribuzione previdenziale introdotta nell’erogazione del premio di risultato contrattato hanno un costo sempre più rilevante per la collettività. Il Fisco prima o poi vorrà valutare al meglio se il mancato gettito sia veramente giustificato da iniziative di valore sociale e di interesse pubblico”.
Treu è intervenuto anche auspicando maggiori controlli sul sistema della sanità integrativa, settore in grande crescita negli ultimi anni. “Non è un problema assimilabile solamente ai flussi finanziari” – sostiene il presidente del Cnel nell’intervista a wewelfare.it – “Non serve solo un controllore dei conti e dei costi, serve un controllo di gestione capace di misurare la soddisfazione del cliente finale, che in fondo cerca puntualità nelle prestazioni e una adeguata diversificazione delle specialità di cui poter godere”.
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