Non accade spesso che Leonforte si imbianchi di neve per più giorni.
Come ci ricorda la professoressa e storica Giovanna Maria, dell’Università Popolare: “Secondo i documenti in suo possesso, che parlano di neve a Leonforte nel secolo scorso, si riferiscono al 1929 in cui si protrasse per cinque giorni consecutivi, dall’11 al 14 febbraio. Il freddo record registrato nel febbraio 1949 con temperatura minima assoluta di – 0,7° C registrata alla stazione meteorologica di Enna”.
In particolare, nei ricordi della Prof. Maria:”C’è quella storica del 1956 che fu lunga e terribile, ma bellissima per noi ragazzi. Poi per qualche decennio non si vide più “quagghiari ‘a nivi”, solo qualche “nivarriata”.
Altri ricordano nevicate anche negli anni ’66 e ’67.
Nel nuovo secolo, i più avranno memoria della nevicata del 2016 che imbiancò il paese a cavallo tra il vecchio e nuovo anno.
Quest’anno, da venerdì notte, la neve è tornata ad imbiancare il paese portando gioia e ilarità tra grandi e piccoli.
Perciò abbiamo voluto omaggiare alcuni dei tantissimi “smurritìi” postati su Facebook.
C’è chi manda i saluti del Dottor Zivago.
Chi ha proposto soluzioni alternative per il sabato sera, e chi soluzioni più sobrie, più punk.
Chi ha immortalato monumenti e chiese sotto una “veste” diversa incantando anche il più scettico o meno religioso dei paesani.
Chi ha documentato la neve tutt’intorno casa propria (e non si può certo dire che l’erba del vicino fosse più verde).
Chi ha sperato di vedere renne al pascolo e chi ha visto gatti tentar di far amicizia con pupazzi di neve.
Fondamentale sarà infatti mantenere prudenza e cautela, specie se alla guida di veicoli, e uscire di casa solo per necessità.
E, se rimani bloccato con la macchina al semaforo o dalla ZTL occhio a…
Ed il paese sembra davvero essere più buono e più bello, un paese che ci vuole, più spesso, anche senza la neve, perché si sa …
“a squagghiata da nivi si vidinu li purtusa”.
Livia D’Alotto