Leonforte. Lunedì 26 Novembre l’Università Popolare ha continuato ad interrogarsi sulla difficoltà delle donne ad accedere ai ruoli di comando. Il professore Nigrelli ha percorso la storia delle regine europee a partire dalle sei mogli di Enrico VIII, ripudiate, ghigliottinate e tradite. Anna Bolena, la seconda delle sei mogli, fu madre di Elisabetta I detta la “regina vergine”. Elisabetta I fu anche una donna soggetta a continui pericoli e cospirazioni nel periodo della guerra anglo-spagnola, causata dal sostegno che l’Inghilterra diede ai Paesi Bassi contro la Spagna. Importante fu il discorso tenuto da Elisabetta a Tilbury; discorso che incoraggiò le truppe ad attaccare l’Invincibile Armada: un contingente di 130 navi e 40.000 mila uomini pronti ad invadere il Regno Unito.
La lezione si è conclusa passando all’attuale regina Elisabetta II, che “regna ma non governa” e si è giunti a dire che le poche regnanti hanno rappresentato un “incidente di percorso”, non un’azione di emancipazione femminile nell’azione comune; tanto che nelle ultime presidenziali americane, piuttosto che votare la Clinton si è preferito un misogino, fiero di esserlo, come Trump. Un accenno delle disgraziata famiglia Branciforti destinata ad avere solo figlie femmine ha chiuso la lezione.
Gabriella Grasso