Enna, arrestato dopo aver minacciato di morte la moglie. A casa i poliziotti sequestrano armi da sparo e diversi coltelli
Enna-Cronaca - 27/11/2018
Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato di Enna ha tratto in arresto un uomo, G.C., ennese, classe 1963, resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata nei confronti della moglie, nonché detenzione illegale di armi.
In particolare, dopo l’ennesimo scatto d’ira del marito, la donna, esasperata dalla morbosa gelosia del coniuge, trovava il coraggio di chiamare il 112 NUE.
All’arrivo della volante dell’U.P.G.S.P., gli agenti trovavano la signora in strada in lacrime e in preda al terrore; l’uomo, invece, si era chiuso in casa con i due bambini.
«Mi ha detto che mi spara un colpo in testa e mi fa fuori!» avrebbe gridato la donna ai poliziotti i quali, immediatamente, interrogavano il marito.
L’uomo consegnava spontaneamente soltanto una pistola a gas, negando di avere altre armi, ma gli agenti decidevano di operare una perquisizione approfondita nell’abitazione e, così, trovavano un piccolo arsenale: 1 pistola marca Beretta con tre proiettili; 3 pistole a salve con circa un centinaio di munizioni; 1 pistola a gas; 12 coltelli di grandi dimensioni ed infine un paio di manette.
La lite era scaturita da scatti di gelosia del marito che sempre più frequentemente si manifestavano anche di fronte alla presenza dei figli minori.
Ieri, però, la donna aveva talmente temuto per la propria incolumità che aveva trovato la forza di chiedere aiuto.
Dopo aver sequestrato tutte le armi, i poliziotti arrestavano l’uomo per maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata e detenzione illegale di armi e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, lo stesso veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
Continua senza sosta l’impegno della Polizia di Stato nella lotta alla violenza di genere; si tratta, infatti, solo dell’ultima brillante attività compiuta dai poliziotti erei per la repressione dei reati nei confronti delle fasce deboli, il tutto all’indomani dell’evento organizzato dalla Questura di Enna in occasione della celebrazione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.