Per quanto riguarda il raddoppio della tratta Palermo-Catania, esso è stato oggetto di una variante, avanzata dal Commissario Straordinario di quest’opera che coincide con l’Ad di RFI, Maurizio Gentile.
Le considerazioni del Commissario partono dal fatto che tra Palermo e Catania attualmente transitano 38 treni/giorno e anche se raddoppiassero non necessiterebbero, secondo il Commissario, di una linea a doppio binario. La variante prevede quindi, nella tratta che va da Catenanuova a Fiumetorto, la realizzazione di un solo binario veloce che serva soprattutto i capoluoghi di provincia, con tempi di percorrenza di circa 1h e 56m, e il mantenimento del vecchio binario a disposizione di tutte le località attualmente toccate dalla tratta ferroviaria con i tempi di percorrenza attuali di circa 3h. La variante ha ricevuto il via libera della Giunta Regionale lo scorso 31 agosto 2017. Solo successivamente, se ci sarà la volontà politica, potrà essere costruito il secondo binario veloce.
Questa variante, secondo il commissario, consentirà di ottimizzare le spese, riducendole da circa sei miliardi a 3,5 miliardi, e anticipando la fruizione dell’infrastruttura di circa 5/6 anni.
Nell’aggiornamento 2018 con la distribuzione del Fondo Infrastrutturale previsto con la Legge di Stabilità 2018, RFI ha già inserito il finanziamento integrale di questa tratta, che in quota parte è a carico dello Stato e in quota parte a carico della Regione Siciliana con i Fondi Sviluppo e Coesione per circa 900 milioni di euro.