Leonforte. Pare sia in atto un’azione di cessione idrica della Diga Nicoletti: 500 litri al secondo fino a 5 milioni di metri cubi (sui 12 dell’invaso attuale) che serviranno a rimpinguare il Lago Ogliastro.
L’operazione sarebbe finalizzata a risolvere la difficile situazione del Bacino idrografico della Sicilia Orientale, dovuta all’emergenza siccità.
Lo stesso Presidente della Regione Musumeci si dice che dovrebbe essere presente per assistere a questo svuotamento del Lago Nicoletti finalizzato ad aiutare l’agricoltura della Piana di Catania, di cui nessuno sapeva nulla, tutto è stato condotto nell’assoluto riserbo, a cancelli chiusi e con divieto assoluto di avvicinamento.
Numerose, tuttavia, le perplessità che tale intervento solleva: anzitutto il fatto che l’acqua ‘dovrebbe’ arrivare all’invaso Ogliastro senza alcun sistema di canalizzazione ma solo attraverso il corso naturale del terreno, con evidente alta probabilità che l’acqua vi giunga in quantità minime.
Inoltre, attorno al Lago Nicoletti vi sono numerose aziende agricole e zootecniche che subirebbero danni enormi.
Insomma, parrebbe un vero e proprio furto d’acqua a discapito del nostro sempre più dimenticato territorio.
Dai dati emersi dall’Osservatorio del Dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti all’1 aprile 2018 lo stato di invasamento del territorio non registra quantitativi incoraggianti. Difatti i due tra più importanti invasi, la don Sturzo/Ogliastro ha una disponibilità irrilevante e la Pozzillo dispone di un quantitativo pari a circa 30 giorni di irrigazione; La diga Nicoletti dispone di 13 milioni di metri cubi e l’invaso di Lentini circa 95 milioni di metri cubi paradossalmente la gran parte non utilizzabile per problemi di sollevamento e strutturali.
Questa a caldo la dichiarazione del Sindaco di Leonforte, Francesco Sinatra:
Ritengo che il Presidente della Regione Siciliana, debba dare delle spiegazioni in merito a tale scelta e circa i motivi, che lo hanno indotto ad agire in maniera così repentina senza informare le istituzioni del territorio. Mi è stato detto che la diga Nicoletti in questo momento ha una riserva di circa 8 milioni di metri cubi d’acqua e che a livello sperimentale, ne faranno fuori uscire solo 500 mila, ma ciò non mi soddisfa. Ho chiesto che quantità di fanghiglia che occupa la diga negli 8 milioni di metri cubi calcolati e non avendo una risposta certa invierò una nota formale nella qualità di sindaco di Leonforte al presidente Musumeci per avere immediati chiarimenti, oltre alla sospensione di tale travaso che potrebbe danneggiare le nostre colture, in primis la pesca che si avvia alla sua maturazione durante la stagione estiva, e per tutte le altre colture e aziende agricole zootecniche che possano essere interessate da fenomeni di siccità o di danni dovuti allo scorrere dell’acqua nell’alveo del torrente utilizzato.