Non ci si può neanche più appellare a quella lotta tra vecchi e giovani che anni fa Renzi aveva legittimato con la fiabesca “rottamazione”.
E sulla situazione politica del Pd locale, il capogruppo consiliare Pd, Salvatore Grillo si è espresso duramente: “Prendo atto della scelta assunta da alcuni dirigenti del mio partito che hanno deciso di staccarsi per “indossare nuove casacche”. Il tutto, sul finire di un mandato amministrativo. Io che da 35 anni milito in questo partito, che da 5 anni rivesto il ruolo di capogruppo sono e rimango nel PD e ciò che è accaduto e continua giornalmente ad accadere mi fa riflettere”.
E ancora “Chi avrebbe dovuto basare il suo lavoro sulla comunicazione politica e sul dialogo, ha preferito, fare politica su Facebook, non convocando per circa 8 mesi gli organi direttivi neanche prima della discussione di una mozione di sfiducia al proprio Sindaco, ne alla vigilia di una importante competizione elettorale regionale, portando di fatto il nostro partito al macero. Si può ritenere più che soddisfatto chi ha lavorato per aver fatto naufragare il PD di Leonforte portandolo alla deriva politica”.
Secondo Grillo non si può rimanere in silenzio quando “Il Segretario del PD di Leonforte, rappresentante di un intera comunità politica, ufficializza la propria uscita dal PD pubblicando un post su Facebook, dichiarando che “il PD non è più il suo partito”.
Da qui una greve analisi “Sicuramente, la mozione di sfiducia fallita, ha cambiato l’assetto politico istituzionale all’interno del gruppo consiliare. Le reazioni scomposte di alcuni consiglieri comunali del mio stesso gruppo consiliare che, in corso d’opera hanno modificato il loro modus operandi e hanno, addirittura cambiato idea sul tanto millantato “rispetto istituzionale” al quale facevano riferimento nei primi anni di questo mandato amministrativo”.
Infine: “Il fuggi-fuggi dagli scranni dell’aula consiliare è ormai una routine e non mi riferisco alle opposizioni, ma a quei consiglieri che fanno opposizione all’interno dello stesso gruppo PD e che, nonostante tutto rimangono nel gruppo”.
Da qui la necessità di uno scossone, un richiamo a raccolta quasi, a tutti coloro che si rivedono nel PD, per la “ri-costruzione”, perciò verrà chiesto a breve un direttivo o una assemblea organizzativa e programmatica.
Livia D’Alotto