Leonforte. Mozione di sfiducia a Sindaco: settaria e totalmente distaccata da linee PD, chiesta espulsione per sei Consiglieri?

Leonforte. In qualità di dirigente del Partito Democratico della sezione di Leonforte, Antonio Armenio, nel prendere atto della presentazione della mozione di sfiducia al Sindaco del Comune di Leonforte, Francesco Sinatra, da parte di otto Consiglieri Comunali, ritiene esternare quanto segue:
“E’ da premettere che nessuna riunione, avente ad oggetto “la sfiducia”, è stata mai convocata dalla sezione del Pd leonfortese e che l’unica riunione voluta da quasi tutti i consiglieri del Partito Democratico è stata svolta in data 4 lugio, quest’ultima ha visto un chiarimento fra l’amministrazione e i consiglieri comunali presenti e la promessa di una determinazione del Segretario in ordine alle condotte avventate del Presidente del Consiglio Nino Di Naso. Alla luce di ciò la scelta di presentare una mozione di sfiducia deve considerarsi personale, settaria e totalmente distaccata dalle linee del partito democratico che decide collegialmente e nelle sedi opportune.
Continua con una dirompente dichiarazione Antonio Armenio “Inoltre. noto con piacere la presenza delle firme dei consiglieri di “Progettare Futuro” i quali, inattivi dal giorno successivo della loro proclamazione e non presenti nelle scelte importanti della comunità, si sono caratterizzati per essere un gruppo incolore, insapore e inodore: la loro azione politica, di fatto, è stata inconsistente ed inconcludente”.
Poi una steccata interna al partito: “In particolar modo voglio porgere la mia attenzione sui sei firmatari appartenenti al gruppo consiliare del PD e, principalmente, sul Presidente del Consiglio Comunale, Nino Di Naso, il quale è stato eletto con i voti di tutti gli appartenenti al gruppo. Reputo la sua scelta inopportuna sul piano politico, inappropriata sul piano istituzionale, incoerente sul piano morale e figlia di ambizioni personali. Sono oramai di pubblico dominio la sua morbosa voglia di ricoprire la carica di Primo Cittadino per scelte e volontà “non leonfortesi” ma frutto unico di indiscutibili ordini ennesi che nulla hanno a che vedere con il bene della comunità. Considerata la sua volontà di firmare tale atto sarebbero state opportune, prima della firma, le dimissioni dalla carica istituzionale che attualmente continua a ricoprire e che dovrebbe garantire l’imparzialità e la neutralità della relativa funzione. Tuttavia non è mai tardi per recuperare!!!.Al Consigliere Cremona Angelo ricordo che il suo ingresso al Consiglio comunale è avvenuto grazie alla lista dell’associazione Arca di cui sono stato coordinatore, principale lista di appoggio del Sindaco, e, grazie alle dimissioni dell’attuale assessore Angelo Leonforte. Dal Consigliere Cremona mi sarei aspettato, data la sua lunga esperienza (anche se poco fruttuosa!), un passaggio di consultazioni con tutti coloro che gli hanno consentito di entrare in Consiglio da surrogato” Non poteva mancare la battuta al vetriolo: “Conseguentemente il predetto, non avendo avviato alcuna consultazione, per motivi di onestà intellettuale e correttezza politica nei confronti della cittadinanza, dovrebbe rimettere il mandato, dando, per almeno una volta ed alla luce dei suoi continui conflitti interiori che determinano la sua incerta azione politica, esempio di coerenza”.
A questo punto Armenio sferza il segretario della sezione PD: “Constato, per l’ennesima volta, la totale inadeguatezza dell’attuale segretario della sezione del Pd di Leonforte, Antonio Vanadia, il quale pur essendo consapevole che il Presidente del Consiglio, strumentalizzando la sua carica, stava predisponendo da mesi – in sordina – tale sfiducia, non ha posto in essere tutte le dovute misure volte a sanare l’incresciosa situazione”.
Queste le conclusioni di Armenio: “Penso sia sconcertante per una popolazione sapere che, mentre molti (non parlo solo dell’amministrazione comunale ma anche di quella parte di società che giornalmente si batte, scontrandosi anche con l’amministrazione!) provano a far si che Leonforte migliori ogni giorno di più, con tutti i problemi del caso, con tutte le difficoltà che comporta amministrare un Comune e con tutti gli errori che si possono commettere, ci sono pezzi delle istituzioni che utilizzano la carica esclusivamente per liquidare un Sindaco scomodo (politicamente ed elettoralmente) e per tentare di garantirsi una poltrona futura presentando una mozione di sfiducia a 7 mesi dalle elezioni. In conclusione comunico che segnalerò la suddetta situazione a tutti gli organi competenti del partito Democratico dai livelli locali ai livelli nazionali inviando un documento al Segretario Nazionale, al Segretario Regionale, al Commissario Provinciale e alla Commissione Nazionale di Garanzia. Inoltre, sarà mia cura contattare il sub Commissario, Salvo Nicosia, per chiedere ufficialmente il rispetto delle regole statutarie del Partito Democratico e quindi l’immediata espulsione dal Partito Democratico dei sei Consiglieri comunali”.

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redazione-vivienna