Su esplicita richiesta dei rappresentanti delle associazioni Contino ha aggiunto che «in bilancio abbiamo messo dei fondi per la progettazione definitiva della messa in sicurezza», un aspetto su cui risulterà essere fondamentale l’apporto dell’università Kore come, d’altra parte, è stato fino ad ora. Ed a proposito di Kore i presidenti delle associazioni lanciano la loro idea: «Presto chiederemo un incontro con il presidente dell’università Kore per capire se ci sono le condizioni affinchè l’ateneo ennese possa essere protagonista del rilancio di questo preziosissimo monumento ennese. Sarebbe un vero peccato – osservano i rappresentanti delle associazioni – se un abbandono del Palazzo dovesse procurarne dei danni in futuro».
L’alleggerimento della struttura e qualche altro intervento di messa in sicurezza attraverso la puntellatura non bastano infatti ad assicurare la tenuta statica della struttura. Il pensiero delle associazioni va a quando le condizioni meteorologiche peggioreranno con il rischio che le infiltrazioni d’acqua possano peggiorarne uno stato comunque già critica.
«Il sogno di tutto noi è quello di vedere un giorno rivivere questo Palazzo dove sono racchiusi secoli di storia, dobbiamo tutti fare, ognuno nel proprio ruolo, il possibile per salvarlo», un invito intanto accolto da Contino il quale ha ribadito che «per quanto ci è possibile stiamo facendo il massimo». Occorrerà adesso che tutti rispondano all’appello e si torni a parlare in pianta stabile non solo della messa in sicurezza (che si aggira intorno ai 200 mila euro) ma soprattutto al recupero del Palazzo delle Benedettine.