Non esiste più comunione d’intenti fra il sindaco Biondi e il presidente del consiglio Prospero Castiglione. La conferma, nel recento consiglio comunale del 22 settembre 2016, per ratificare l’approvazione del bilancio previsionale 2016, con 8 consiglieri di maggioranza a favore e 5 contrari cui si aggiungono il presidente del consiglio Prospero Castiglione e l’ex assessore Saro Castiglione. Un confronto che poteva portare alla bocciatura del bilancio ed a quelle conseguenze di blocco della vita amministrativa. Un fatto anomalo che ieri sera, nel discorso conclusivo della festa patronale sul palco, è stato ripreso dal primo cittadino, che ha dato ancora il meglio di se ripercorrendo le tappe accese, da “trascinapopolo”, di altri interventi pubblici da standing ovation, clikkati a migliaia nel web. Stavolta, l’invito a dimettersi dal ruolo di presidente è stato indirizzato al Castiglione, per mancato riconoscimento degli obblighi istituzionali. Ma oggi, di dimissioni non se ne parla, così il Castiglione ribatte al sindaco con una lettera affidata al network: “Il Sindaco Aldo Biondi, ha perso l’occasione per stare zitto e non mettere in cattiva luce la nostra comunità. Con una frase fuori, Biondi, esordisce: “Catenanuova è al buio!”, ma Castiglione nel documento diffuso replica che non potrà essere il concerto della cantante Tatangelo ad illuminarla, piuttosto con una amministrazione attenta alle problematche dei cittadini. Non è accettabile che il sindaco Biondi affermi di essere ignaro dei contenuti del bilancio, dando così una immagine negativa della propria amministrazione. Tu pensi che il bilancio serva solo per le feste delle quali nessuno è contrario?. Purtroppo -continua Castiglione, tu hai il vizietto di presentare le proposte sempre all’ultimo minuto. Pertanto, visto che è cosi l’andazzo, se ce qualcuno che si deve dimettere, questo dovresti essere tu!. Per amministrare il quotidiano non c’è bisogno né del Sindaco, né della Giunta!”. La lettera pubblica del Castiglione, continua con la denuncia sempre pubblica delle inadempienze del sindaco Biondi e la propria rappresentanza amministrativa. Si sa che la logica politica è dettata dai numeri e dai consensi, ed in atto questi giocano a favore del sindaco. Con queste dichiarazioni così controverse, si allontana sempre più ogni forma di futuro dialogo fra Biondi e Castiglione, indebolendo altresì la spinta iniziale che aveva fatto del Pd locale, la forza trainante di questa squadra. Quella coesione iniziale è svanita, sia dentro la struttura Pd (non si fanno riunioni da mesi) che in ambito amministrativo, con i distinguo in bilancio dei due Castiglione. Arriverà il tempo delle verifiche?. Per le elezioni mancano oramai solo 20 mesi.
Carmelo Di Marco