Catenanuova. Con una maggioranza risicata, diremmo sul filo di lana, nel consiglio comunale celebrato ieri sera, passa il bilancio previsionale 2016, con 8 consiglieri di maggioranza che approvano e 7 che lo bocciano.
Dopo la votazione con delibera esecutiva riparte a pieno regime la macchina amministrativa, ferma al palo, non potendo amministrare neanche per dodicesimi. Una recente comunicazione regionale indirizzata ai sindaci, commissari straordinari, presidenti e consiglieri, dettava chiarimenti in merito alla legge regionale n°17 dell’11 Agosto, che contemplava le disposizioni in materia di elezione di sindaco e consiglio comunale e successive modifiche, ritenendo rilevante eventuale condizione di inadempienza derivante dalla mancata approvazione del rendiconto di gestione o di mancata deliberazione del bilancio di previsione. Una spada di Damocle sul collo del consiglio, che ha richiamato un folto numero di cittadini ad assistere al consiglio, sino a quando arriva a chiarimento il comunicato del governatore Crocetta che rimette le cose a posto. Passa, quindi l’approvazione del piano di alienazione degli immobili. Approvati i prezzi per la cessione delle Case Popolari e Zona Forca per una somma congiunta di 550 mila euro. Approvato il piano triennale opere pubbliche 2016-2018, 31 progetti in itinere su 10 settori con nove si e sei no. Quando arriva il 5° punto, l’approvazione del bilancio previsionale 2016, con 3 emendamenti da parte del presidente Prospero Castiglione, le divergenze esistenti in seno al consiglio diventano insormontabili, la maggioranza si ricompatta, cosi, Pinerolo, Calì, Patrizia Guagliardo, Gullotta, Papa, Leocata, Racina,Antonio Guagliardo, votano per l’approvazione del bilancio, mentre la minoranza, composta da Bartolotta, Passero, Mazzaglia,Turano,Castelli, lo bocciano. Votano contro anche il presidente del consiglio Prospero Castiglione e il consigliere Rosario Castiglione, di recente sfiduciato da Biondi nella delega di assessore, ruolo che ore ricopre Rita Papa. Sicuramente nel contesto fatti imprevedibili e posizioni che necessitano verifiche, come quelle in seno al Pd locale, che andato in candidatura, nel 2013, con 5 iscritti, ora alcuni di loro percorrono strade diverse. Le elezioni sono previste per il 2018, un cammino, pieno di insidie che potrebbero ancora portare nuovi equilibri e nuovi assetti.
Carmelo Di Marco