Il prossimo consiglio comunale di Catenanuova, fissato già per le ore 19 di lunedì 5 settembre, presso l’aula consiliare di Piazza Marconi, il tempo giusto, affinchè tutto il consiglio, possa prendere visione dei 12 punti all’ordine del giorno, che bisogna dire, sono quelli rinviati nel recente consiglio, dove era emersa già una evidente conflittualità fra le parti. Il nodo da sciogliere riguarda ancora l’approvazione del rendiconto consuntivo per l’esercizio finanziario 2015, punto rinviato già due volte, ma c’è anche l’incombere del previsionale del 2016, già pronto ma ancora non entrato fra gli argomenti da dibattere in questo prossimo consiglio. La macchina amministrativa si è arenata, per effetto delle continue divergenze all’interno dei vari gruppi e con la minoranza rappresentata dal gruppo di “Rinascita per Catenanuova”, in posizione d’attesa, che potrebbe assumere in futuro un potere contrattuale oltre a quello di controllo. Il malessere sta coinvolgendo anche l’assetto della giunta che potrebbe subire qualche cambiamento. Quel riassetto della giunta, auspicato da Biondi con l’azzeramento, non si è concretizzato ed ora c’è anche il nodo del consuntivo 2015, che una mancata approvazione potrebbe portare allo scioglimento dello stesso consiglio. Per il 5 settembre, nulla è cambiato, i punti, gli stessi e il rapporto fra le parti è ancora conflittuale, pertanto si presume ancora un confronto serrato fra le parti, dai risvolti davvero indecifrabili. In sintesi dunque i punti da discutere e votare: istituzione di un capitolo di spesa in regolamento comunale; riconoscimento di un debito fuori bilancio verso un dipendente; adeguamento oneri di urbanizzazione per il 2016; interrogazione sul funzionamento della videosorveglianza; sull’efficienza illuminazione pubblica nelle periferie; Interrogazione sulla bambinopoli; sul mancato rispetto del regolamento sul sistema dei controlli interni; interrogazione sull’attività finanziaria impegnata nei lavori sul campo sportivo; interrogazione sulla progettazione definitiva per il tracciato ferroviario Palermo Catania, legge “Sblocca Italia” e interrogazione sulla concessione di aree comunali.
Carmelo Di Marco