Valguarnera. Scatta l’indagine dei carabinieri, sulla procedura di gara della refezione scolastica. Nei giorni scorsi i militari del luogo comandati dal luogotenente Nicola Lo Moro, hanno acquisito tutto il fascicolo inerente presso i Comuni di Valguarnera e Pietraperzia, (quest’ultimo Comune sede della centrale unica di committenza), ed effettuato diversi interrogatori. Tutto ciò dopo la contestazione del gruppo di opposizione “L’Altra Voce”. Una vicenda che sembra essersi tinta di “giallo” e che si infittisce ogni giorno sempre più. E non convincono l’opposizione, i chiarimenti del sindaco Draià- avvenuti tramite lettera- “sul presunto disguido di natura tecnica o errore materiale”, che non avrebbero reso visibile il bando nella sezione apposita del sito istituzionale. Il gruppo di opposizione aveva nei giorni scorsi contestato che l’avviso di gara- così come prescrive la norma e le direttive Anac- non risultava pubblicato nella sezione “avvisi e bandi/home page/amministrazione trasparente”, ma solo nell’apposita sezione del sito istituzionale, avvenuto però solo dopo l’aggiudicazione della gara. Gara, tra l’altro, che ha avuto una sola ditta partecipante risultata poi vincitrice, la Cot, società cooperativa con sede a Palermo, con cucine per la preparazione dei pasti, presso una cooperativa sociale di Pergusa. Per “L’Altra Voce”, tutto ciò, “oltre a ledere il diritto di altre ditte che avrebbero potuto partecipare, costituisce presupposto per l’irregolarità della procedura di gara.” E chiedono di procedere alla revoca in autotutela dell’aggiudicazione e garantire la continuità del servizio erogato con affidamento temporaneo, nelle more di rifare la gara”. Al sindaco Francesca Draià avevano chiesto per iscritto ulteriori chiarimenti, pervenuti in questi giorni ma che per i 5 consiglieri di opposizione non chiariscono affatto la questione. Il sindaco di rimando, dopo aver evidenziato, che la gara si è svolta tramite la centrale unica di committenza con sede presso il Comune capofila di Pietraperzia- ha fatto sapere che il personale addetto al servizio ha relazionato che gli atti sono stati pubblicati sia all’albo on-line che nella sezione Bandi e Avvisi e che “solo per qualche disguido di natura tecnica o mero errore materiale, la pubblicazione non sia stata resa più visibile nella predetta sezione, in data successiva all’esperimento della gara del 18 febbraio scorso e che in ogni caso gli uffici competenti hanno effettuato tutte le pubblicazioni di rito alla data prevista del 31 dicembre 2015.” Abbiamo chiesto telefonicamente maggiori lumi al sindaco sulla vicenda ed ha ribadito che ha chiesto le relazioni scritte ai due uffici e di averle consegnate ai carabinieri. “I passaggi chiesti – afferma- sono stati tutti effettuati e abbiamo fatto tutto con la massima trasparenza. Può essere successo che dal travaso dei dati informatici del 2015 sia saltato qualche dato ed è successo l’errore tecnico. Non vedo altro. Tra l’altro –rileva- la ditta aggiudicataria, la Cot di Palermo, ha acquisto il bando dal sito, se altre ditte non hanno partecipato, si vede che non erano interessate. Comunque ho piena fiducia nel lavoro dei carabinieri”. Ma l’opposizione non è ancora convinta dalle deduzioni del sindaco: “Non è affatto convincente la sua disamina” –rimarcano- e la chiamano ancora in causa, congiuntamente al segretario comunale e al presidente della commissione di gara del Cuc di Pietraperzia, per verificare ancora la regolarità della procedura di gara. Nella fattispecie al segretario comunale, nella qualità di responsabile dei dati sensibili e delle procedure informatiche chiedono:“di verificare ed attestare la funzionalità tecnica del sito ed in particolare la tracciabilità dei dati inseriti che non possono essere né rimovibili, né modificabili”. Al presidente della commissione di gara di Pietraperzia, “di conoscere per quale motivo nel verbale di gara risulta la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale e sull’albo pretorio del Comune e non quella sul sito istituzionale dell’Ente”.
Rino Caltagirone