La CISL ritiene necessaria per il territorio ennese una vera e propria job action, cioè un’azione concertata e determinata per fare del lavoro il primario fattore di crescita della nostra economia. Per farlo, bisogna che si sfruttino le opportunità che le leggi offrono, come l’utilizzo dei fondi Europei e il Masterplan per il Mezzogiorno.
“Il Masterplan per il Mezzogiorno, con l’obiettivo di definire dei patti per il Sud in ogni Regione potrebbe rappresentare una occasione importante dopo quindici anni di completa assenza di iniziative in proposito” prosegue Guarino “Si tratta dunque di uno strumento di pianificazione che assomma ingenti risorse (oltre 110 miliardi di euro) nel quadro degli investimenti dei prossimi 7/8 anni, in parte già disponibili e da spendere nel 2016. Esso prevede programmi ed interventi di rilievo per lo sviluppo infrastrutturale e produttivo, indispensabili alla creazione di nuova occupazione nelle Regioni del Sud”. Il Masterplan si basa su: protagonismo degli attori del territorio, potenzialità dei settori strategici da rilanciare (tra cui agroindustria, turismo, elettronica, mobilità e intermodalità, banda larga, energia), rafforzamento delle attività manifatturiere, valorizzazione delle aree già interessate da processi di insediamento produttivo nel rispetto della sostenibilità e delle peculiarità territoriali, efficienza delle infrastrutture, l’aggregazione nella gestione dei servizi pubblici ai cittadini. La realizzazione di un concreto e lungimirante Patto per il Sud è uno strumento che deve rappresentare un’opportunità fondamentale per la provincia di Enna” sottolinea il segretario Cisl “Riteniamo che è venuto il momento che tutti i rappresentanti delle Istituzioni e delle forze sociali si mettano attorno ad un tavolo per creare una unità strategica per elaborare un programma per rilanciare il lavoro, l’occupazione e lo sviluppo della Provincia di Enna”. E ancora “Bisogna riconoscere che c’è un problema serio, che è quello che non esistono più, dal punto di vista Istituzionale, riferimenti Provinciali riconosciuti che possono coordinare azioni e progettualità, che ogni Ente-Organizzazione pensa al proprio ambito, che il senso di sfiducia e rassegnazione è imperante. Questo stato depressivo determina apatia e deresponsabilità, quando occorre invece uno scatto di orgoglio, un nuovo protagonismo e un forte impegno per difendere il territorio e la sua comunità.