Aidone. E’ avvenuto lunedì sera, intorno alle 19.00, l’incidente mortale che ha visto coinvolto, in pieno centro cittadino, Vito Catania, 53 anni, sposato, operaio forestale, è stato falciato da un giovane automobilista. L’incidente è avvenuto lungo il corso Vittorio Emanuele, conosciuta come villa comunale. Catania, che si trovava da solo, stava percorrendo il Belvedere dirigendosi da piazza Umberto alla pompa di benzina, in via Fratelli Palermo. L’investitore, Emanuele Barrile, 24 anni, che era alla guida di una Stilo color bianca, avrebbe perso il controllo dell’auto nell’abbordare la curva, proprio all’altezza dell’ingresso della villa alta. L’impatto è stato inevitabile. Catania è stato sbalzato a una distanza di circa venti metri da dove è avvenuto l’impatto. La Stilo ha divelto un muretto in cemento e la ringhiera di protezione ed è riuscita a frenare la sua corsa grazie ad un albero col rischio di fare un volo di decine e decine di metri e finire sulla sottostante via Fiume che costeggia la villa.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Aidone con il comandante Angelo Conti e quelli di Piazza Armerina, i vigili urbani di Aidone con il comandante Gianni Velardita, i vigili del fuoco di Piazza Armerina che, per diverse ore, sono stati impegnati nelle operazioni di recupero dell’autovettura, e il sindaco di Aidone Enzo Lacchiana.  Il corpo di Catania è rimasto per alcune ore sul luogo dell’incidente in attesa dell’arrivo del medico legale. Barrile che pare in un primo momento abbia rifiutato le prime cure è stato poi condotto all’ospedale di Piazza Armerina. Catania era originario di Regalbuto e aveva due figli: uno di 30 e uno di 25 anni che vivono in Francia. Le forze dell’ordine intanto proseguono le indagini per verificare la dinamica dell’incidente che è costato la vita all’operaio forestale.

Angela Rita Palermo

 

 

Riprendiamo e pubblichiamo dal Quotidiano La Sicilia