Fatta un’analisi dei conti generali dell’Asp e contestata la soppressione di alcuni importanti reparti dei nosocomi destinati ad un ridimensionamento, l’Assessore Gucciardi ha manifestato perplessità nei confronti dell’atto aziendale e per questo affronterà la questione con il Presidente della Regione, Rosario Crocetta. Al dibattito è intervenuto, telefonicamente, anche il primo cittadino di Enna, Maurizio Di Pietro, che in qualità di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci ha detto di ritrovarsi sulla stessa linea dei colleghi ritenendo necessario l’atto di sfiducia. I Sindaci hanno infatti insistito sulla revoca immediata degli incarichi direttivi della dott.ssa Giovanna Fidelio e, del direttore amministrativo , Lanza e sanitario Cassarà.
Ai presenti: Sindaco di Leonforte, Francesco Sinatra; di Nissoria, Armando Glorioso; di Piazza Armerina , Filippo Miroddi; assessori Franco Palermo di Agira, e Stella Spagnolo di Barrafranca, in rappresentanza dei relativi Sindaci, Maria Greco e Salvatore Lupo; non resta che attendere quanto deciderà di fare l’Assessore regionale riguardo la rimozione della direzione aziendale Asp 4 di enna.
“Oggi più che mai siamo convinti su quanto da noi espresso sul piano aziendale e sul quale l’Assessore non esclude, titubante, che sia stato completamente sbagliato” ha detto Sinatra che ha poi reso noto quelli che sono gli auspici dei colleghi oggi presenti all’incontro: “Chiediamo agli onorevoli regionali di supportare e sostenere la mozione di sfiducia contro la direzione aziendale dell’Asp 4 di Enna, visto che ormai è dimostrato che la stessa non abbia le giuste competenze per formulare l’atto aziendale, e salvaguardare quindi la salute. E di convincere il Presidente Crocetta a revocare immediatamente la direzione aziendale provinciale. Infine, alla luce di quanto enunciato dall’Assessore Gucciardi, e certi noi stessi che l’atto aziendale sanitario sia errato e nefasto per la salute dei cittadini, chiediamo ai colleghi sindaci che non hanno potuto firmare la sfiducia, di esprimersi pubblicamente sulla vicenda e di essere solidali”.
Livia D’Alotto