“-Nell’atto aziendale presentato in via informativa dalla direzione aziendale provinciale dell’Asp 4 di Enna, nella conferenza dei sindaci del 24 settembre 2015, si è acclarata la volontà dei proponenti di disattendere quanto contenuto nel D.A. del 14 gennaio 2015, riducendo ulteriormente le U.O.C. e U.O.S. di area medica per le cure ospedaliere, sopprimendo interi reparti o trasferendoli senza nessuna logica da un presidio ospedaliero all’altro;
-Le risoluzioni della VI Commissione Sanità Regionale, permetterebbero, previa approvazione della stessa, solo l’accorpamento delle unità operative complesse e non la soppressione dei reparti nei singoli presidi ospedalieri come invece è stato proposto dalla D.G. dell’Asp 4;
-Il numero elevato e ingiustificato delle U.O.S. di area amministrativa in strutture e dipartimenti e l’assoluta insufficienza delle U.O. di area medica;
-La mancanza di proposte concrete per istituire quelle branche altamente specialistiche all’interno dei presidi ospedalieri individuati per l’emergenza e di specialistiche di qualità negli altri presidi che possano garantire i L.E.A.S. ai cittadini dell’intera provincia di Enna;
-Gli esborsi che l’ASP 4 di Enna sostiene per le esternalizzazioni di servizi che potrebbero di contro essere gestiti in economia procurando un notevole risparmi oda ripartire ai servizi sanitari operativi per l’urgenza ed emergenza;
-Nulla è previsto per una migliore programmazione della sanità territoriale che continua a disattendere le necessità dei centri urbani minori;
-I reparti ed i posti letto distribuiti nei P.O. del territorio sono inadeguati alla domanda sanitaria non permettendo di rispettare gli indici di occupabilità e di appropriatezza dei ricoveri così come prescritti per legge, con il logico crollo del dato statistico che li porterà ad una progressiva chiusura o trasformazione;
-La D.G. non ha tenuto in nessun modo conto degli indirizzi dati a vario titolo dagli organi istituzionali che rappresentano la popolazione ennese”.
L’atto di sfiducia avrebbe sortito l’effetto sperato, a seguito dello stesso infatti, l’Ass. Gucciardi ha convocato per via urgente un incontro per venerdì 9 ottobre alle 11.00, con i sindaci proponenti, per sentirne le ragioni e fare le dovute valutazioni; l’assessore ha solo chiesto due giorni di tempo per meglio valutare la situazione.
Livia D’Alotto