Chi è Yaneth Waldman?
Sono attrice e conduttrice. Faccio un po’ di tutto, dalle commedie alle pellicole drammatiche come “La toma de la embajada” e “La ministra inmoral”, faccio anche dei musical dove canto e ballo e dei programmi televisivi.
Come ha iniziato la sua carriera?
Facevo l’educatrice dell’infanzia per bambini con difficoltà di apprendimento. E, circa 33 anni fa, fui invitata a un programma per bambini , le mie colleghe non vollero partecipare, io invece andai, e quello che feci nella puntata piacque, dopo fui ingaggiata per il programma “Pequeños gigantes” dove lavorai per otto anni. Perciò ho lasciato l’insegnamento per iniziare un nuovo percorso di vita.
Mi dicono che lei è molto conosciuta per le telenovele
Ne ho fatte tante: “Los Reyes” che ha vinto numerosi premi, “Aquí no hay quien viva”, “Hermosa Niña”, “Súper Pá”, “Dulce Amor” e tante altre. Mi avevano anche proposto un ruolo per “Betty La Fea” ma avevo ricevuto contemporaneamente altre offerte per telenovele e non non ho potuto prendervi parte.
Lei è anche conduttrice
Si, da un anno conduco il programma “Profesión hogar “ che va in onda ogni mattina, in diretta, e si rivolge a tutte quelle donne che stanno a casa e vogliono conoscere cose nuove su vari argomenti che vanno dalla cucina, al look, alla medicina. Un intrattenimento quanto più ampio possibile.
E oltre alla televisione?
C’è il teatro, ora sto facendo una stund-up comedy dal titolo “Yo naci’ para sufrir” . E’ la storia di una moglie che è stata con un uomo tutta la vita e quando lui la lascia, lei si vede stravolgere la vita; è una tragedia ma la gente ride a crepapelle.
Era già stata in Sicilia?
No è la prima volta e solo per qualche giorno, qui a Leonforte, ma spero di vedere altri luoghi. La Sicilia è una terra bellissima, i siciliani sono grintosi e allegri. Mi piace tutto, le persone, la cucina, la gestualità, la viabilità, qui è a passo d’uomo.
E’ ora di chiudere. Lascio Yaneth con il sorriso straordinario che mi ha oramai contagiata, e la speranza di poterci rivedere di nuovo, magari proprio a Leonforte.
Livia D’Alotto