Catenanuova. Ritardo bilancio comunale, Zampino chiede intervento a presidente Commissione antimafia
Catenanuova - 04/07/2015
Catenanuova. Sempre politica a tempo pieno per Santo Zampino, ex candidato sindaco alle amministrative del giugno 2013, ed ex amministratore di qualche anno fa, che in occasione del recente convegno sulla legalità e sviluppo, svoltosi di recente a Catenanuova, con la presenza del prefetto di Enna, Fernando Guida, del questore Guarino e del presidente della Commissione antimafia, Nello Musumeci, ha voluto porre al politico, per iscritto, alcuni quesiti sull’ attività amministrativa catenanuovese in merito al ritardato iter dell’approvazione del bilancio comunale: “A Catenanuova, il consiglio comunale -ha Scritto Zampino- è eletto assieme al sindaco che assieme alla giunta devono preparare entro il 31/12 di ogni anno un bilancio di previsione, mentre qui per quella data si presenta solo quello consuntivo che quando va in consiglio per l’approvazione, i consiglieri o lo votano oppure se lo bocciano, Corre il rischio dello scioglimento anticipato concludendo il proprio mandato, mentre chi ha continuato a spendere dal 1 gennaio e fino alla data di approvazione del consuntivo,ciò che era di competenza del consiglio, spostando denaro dai capitoli o attingendo al fondo di riserva, firmando ordinanze, affidando lavori per una spesa fino a 150mila euro evitando le gare pubbliche, continua ad amministrare imperterrito. Alla luce di queste anomalie, presidente, se non si modifica quella legge elettorale e quella politica che permette ai sindaci di esercitare un ruolo illegale non può esserci cultura e sviluppo. Questo è il dramma di Catenanuova e purtroppo nessuno ne parla e la mia è una voce solitaria e siccome, credo ai tuoi messaggi, credo anche che la tua politica che definisco pura sta mirando alla lotta contro il malcostume e che si sta adoperando per dare speranza ai cittadini per costruire un futuro dalle forti radici di legalità e di democrazia partecipata, ecco! spero che vi sia una risposta a questa esigenza con qualche iniziativa regionale per operare una inversione di tendenza”.
Carmelo Di Marco
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