Professore Crupi, oggi viene fuori un Pd dai due volti, quello che sostiene il sindaco dove trovano anche spazio i due assessori, Stefania Di Stefano e Antonino Senofante, i consiglieri comunali, Alessandro Matina e Giuseppe Lo Vetri, e lei. Poi esiste il Pd che non condivide più le scelte dell’Amministrazione di cui fanno soprattutto parte il segretario, Elio Librizzi, e i nuovi tesserati.
“Un partito è deputato ad allargare i consensi, dunque non può rifiutare i nuovi iscritti. Quello che ci ha lasciati perplessi sono i modi in cui si sono presentati durante il primo incontro, ma soprattutto aver consentito ad un gruppo di gestori di tessere di entrare all’interno del Pd per cercare di determinare le sorti”.
Il gruppo di maggioranza del Partito democratico, d’accordo anche il segretario, potrebbe decidere di togliere l’appoggio al sindaco se non dovesse procedere all’azzeramento della giunta, ma forse non ci sarà neppure il tempo, visto che da fonti interne alla stessa Amministrazione si è saputo che il primo cittadino, per una serie di problematiche, starebbe seriamente meditando sul suo futuro.
“Azzerare la giunta sarebbe un errore grosso in quanto gli accordi politici erano diversi. Il partito aveva la possibilità di gestire due assessorati, il resto è stata una difficoltà che il segretario Elio Librizzi si è voluta creare. Riguardo invece il futuro politico, mi preme dire che a Carmelo Cucci non è mai mancata la volontà di amministrare questo Comune. La difficoltà è di natura politica, poiché all’aumento delle tasse, il sindaco è stato sempre contrario. Ma, nell’ipotesi che la necessità dovesse imporle, non c’è un partito unito nel sostenere la scelta”.
Si parla di dimissioni che potrebbero arrivare a fine giugno o al massimo entro l’estate?
“Nell’attuale situazione politica non mi sento affatto di escluderle”.
Potremmo allora dire che tra un anno gli xibetani saranno nuovamente chiamati alle urne.
“E’ molto probabile che nel 2016 si vada al voto, ipotesi formula, durante l’ultima assemblea, anche dal nuovo gruppo che è entrato a far parte del Pd”.
Francesco Librizzi
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