Tra il 24 aprile e il 3 maggio musei, monumenti, borghi, ville, sparsi a centinaia in tutta Italia, si lasceranno invadere dai flash di fotografi improvvisati, armati di smartphon, tablet, fotocamere di tutti i tipi; protagonisti giovani, adulti, bambini uniti dall’amore per l’arte e la bellezza e dal desiderio di farne partecipi quanti più “altri” possibile. Le immagini viaggeranno nel web e nei social media (Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, Google+, Pinterest, ecc.). e i tantissimi utenti saranno volta per volta protagonisti attivi e/o fruitori entusiasti.
L’obbiettivo è #liberarelacultura. Come si legge dal manifesto delle #InvasioniDigitali: “Crediamo che l’applicazione al settore dei beni culturali delle nuove forme di comunicazione partecipata e della multimedialità, sia da considerare una occasione irrinunciabile per garantire la trasformazione delle istituzioni culturali in piattaforme aperte di divulgazione, scambio e produzione di valore, in grado di consentire una comunicazione attiva con il proprio pubblico, e una fruizione del patrimonio culturale priva di confini geografici e proiettata verso un futuro nel quale la condivisione e il modello dell’open access saranno sempre maggiori”.
Concetto ribadito dall’archeologa Serena Raffiotta, animatrice dell’evento che apre, nel villaggio bizantino di Calascibetta, la serie delle cinque invasioni nell’ennese.
“Mentre in Italia permane una tendenza ad una gestione conservatrice della cultura, gestione esclusiva e poco aperta al cambiamento, in contesti internazionali si è già da tempo avviato un processo di cambiamento che va di pari passo con l’evoluzione della società e quindi anche dei suoi progressi tecnologici. ….Questo diverso approccio delle persone nei confronti dell’offerta culturale ha influito anche sul modo in cui i musei, e le istituzioni culturali in genere, comunicano con loro. Il museo diventa partecipativo, vi si attivano cioè processi partecipativi in grado di trasfigurare un luogo in una piattaforma socio-culturale che metta in connessione fra loro i vari soggetti coinvolti: artisti, distributori, visitatori, critici, collaboratori, appassionati d’arte. Da questi presupposti nasce Invasioni Digitali,un progetto rivolto a diffondere la cultura digitale e l’utilizzo degli open data, formare e sensibilizzare le istituzioni all’utilizzo del web e dei social media per la realizzazione di progetti innovativi rivolti alla co-creazione di valore culturale oltre che alla promozione e diffusione della cultura”.
Quest’anno sono 5 i siti aperti all’#invasionedigitale in provincia di Enna. Come si diceva, si parte sabato 24 con “HISN AL GIRAN. Invasioni digitali a Calascibetta”, alla scoperta del villaggio rupestre bizantino, interamente scavato nella roccia che si trova nel Vallone Canalotto, a quattro chilometri ad Ovest dal centro abitato di Calascibetta. Sono previste visite guidate, oltre che dalla stessa Raffiotta anche dal dott. Gianluca Rosso (Associazione ‘Hisn Al Giran’). Per i piccoli invasori ci sarà la possibilità di fare un giro in asinello!
Il secondo evento giorno 26 “Nel cuore della Sicilia araba” è uno “TREKKING GEOARCHEOLOGICO” nel corso del quale, risalendo le pendici del Mons Aereus (Altesina), simbolo del centro della Sicilia, si riscopriranno suggestivi panorami lungo storici sentieri ricchi di natura, geologia, mito e leggenda. L’affascinante Monte Altesina, la vetta più alta degli Erei, si trova all’interno di una delle più interessanti Riserve Naturali Orientate dell’Isola. Chi ama la natura, i panorami e la fotografia troverà spunti interessanti per scoprire e riscoprire quest’affascinante territorio.
Il terzo appuntamento, g. 2 maggio, è a Piazza Armerina, nella “VILLA ROMANA DEL CASALE”. Finalmente anche la il sito Unesco si lascia invadere: anche se con qualche limite, infatti nell’avviso si parla di un massimo di 50 prenotazioni” e previo pagamento della tariffa di ingresso ordinaria.
Giorno 3 maggio gli ultimi due eventi. L’invasione programmata al “PICCOLO MONDO ANTICO” del centro storico di Cerami: si “invaderanno” le chiese e i borghi del piccolo paesino di montagna nel cuore della Sicilia, alla scoperta della storia, cultura e tradizioni. E infine, per il secondo anno di seguito l’invasione programmata del MUSEO ARCHEOLOGICO DI AIDONE E DEL SITO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA, una intera città di Età Ellenistica con le terme meglio conservate e più eleganti dell’epoca, l’abitato con le case eleganti dai pavimenti in mosaico e le pareti affrescate e una delle più grandi agorà del Mediterraneo. Al Museo i partecipanti potranno invadere le sale che espongono i reperti di Morgantina che si datano dall’età preistorica all’età romana: gli invasori potranno anche diffondere le immagini delle mostre attualmente in corso: “Tra Cipro e Sicilia preziosi ornamenti del passato” e “La scultura arcaica tra Selinunte e Morgantina. Due metope del Museo Salinas al Museo di Aidone”.
Dal momento che si tratta della prima domenica del mese, l’INGRESSO SARÀ GRATUITO!
Franca Ciantia