Ospedale FBC Leonforte. Sindaci Leonforte, Agira, Nissoria e Assoro chiedono immediata revoca DG dell’ASP 4 di Enna. Pecisazione del DG
Agira - 23/04/2015
Con una lettera All’Ass.re Reg. alla Salute, D.ssa Lucia Borsellino; Alla VI Commissione ARS Servizi Sociali e Sanitari; All’Assemblea dei Sindaci della Prov. di Enna; e p.c. al Prefetto di Enna i Sindaci di: Leonforte, Agira, Nissoria e Assoro.
Di seguito il documento integrale a firma dei quattro sindaci.
Il popolo del comprensorio ricadente nell’ospedale di Leonforte Ferro Branciforti Capra, è stato per tanti anni illuso e allo stesso tempo disilluso sulla permanenza del proprio nosocomio. L’ultima saga di questa annosa vicenda si è consumata proprio nell’ ‘ultimo anno, proprio quando la popolazione tutta, con in testa le istituzioni locali hanno intrapreso una dura lotta contro la chiusura del presidio leonfortese. Il 4 Febbraio del 2014, infatti la VI Commissione Regionale Sanità veniva in seduta ufficiale a Leonforte assieme all’ Assessore Lucia Borsellino, accolti da circa 5.000 persone che invocavano il mantenimento del Ferro Branciforti Capra come ospedale salva vita.
Venivamo tutti rassicurati che con il nuovo piano di riordino sanitario a Leonforte sarebbero rimasti il Pronto Soccorso con la diagnostica e i laboratori clinici connessi, assieme ai reparti di Chirurgia e Medicina. Il verbale di Commissione così recita: “l’Assessore Borsellino accoglie la richiesta del sindaco affinché venga mantenuta l’attività di chirurgia e di medicina che conferma saranno mantenute a Leonforte così come fatto già in altre realtà ospeda1iere analoghe. Assicura anche che verrà mantenuto il pronto soccorso assicurando che vengano garanti ti i servizi di emergenza urgenza per i po1itraumatizzati che non sono assistibi1i a Leonforte dove invece si può intervenire per stabilizzare i pazienti.
Occorre una valutazione a 360 o su tutta la rete dei posti letto. Con la nuova rete dei posti letto si potranno fare i concorsi al fine di ottenere le nuove assunzioni. Accoglie la richiesta di rivedere la rimodu1azione dei posti letto per 1ungodegenza per cui alla fine di tutto il nuovo riesame l’Ospedale di Leonforte avrà certamente un numero di posti letto superiore a quello che aveva nel 2010”. Il presidente Di Giacomo afferma che il Servizio sanitario regionale oggi dispone delle risorse economiche per cui non è accettabile l’assenza di radiologi e di anestesisti. La nuova rete ospedaliera consentirà di sbloccare gli organici; poi conclude dicendo: “Oggi è stata scritta una pagina di storia perché da qui si parte con un patto chiaro con le cittadinanze interessate. Non è più questa la sanità dei ragionieri ma il Governo e la Commissione intendono perseguire un modello di servizio sanitario che sia sicuro e dia risposte buone all’utenza”.
Eppure così non è stato perché a metà del mese dì novembre del20ì41’assessore regionale presenta una rimodulazione ospedaliera che di fatto chiude otto presidi ospedalieri in tutta la Sicilia tra cui, ovviamente, quello di Leonforte. Il 20 di novembre la sesta Commissione Affari Sociali e Sanità, assediata dagli otto sindaci dei comuni interessati dalla chiusura degli ospedali, vara la cosiddetta risoluzione 26 con la quale impegna il governo regionale, nella persona dell’assessore Borsellino, a mantenere aperti tutti i nosocomi siciliani sottoponendo li ad una valutazione secondo una griglia di criteri che verranno varati successivamente, in modo da poter decidere se e quali ospedali dovranno essere chiusi o rimodulati da acuti a post-acuti perdendo di fatto la loro funzione di soccorso per urgenza-emergenza.
Il 23 di Gennaio u.s. viene invece pubblicato il decreto del nuovo piano di riordino sanitario, in cui viene disposto la data di valutazione dei presidi ospedalieri a Settembre 2015, secondo il principio dell’appropriatezza dei ricoveri.
Il 2 Febbraio viene nominata quale Direttore Generale dell’ ASP 4 di Enna la d.ssa Giovanna Fidelio, tutti pensavamo di poter finalmente dimostrare che il nostro ospedale aveva tutti i numeri e le carte in regola per essere valutato positivamente, perché se come era stato detto con il nuovo piano si sarebbero potute fare le assunzioni e finalmente, con le risorse declamate dalla sesta commissione sanità, si sarebbe potuta comprare tutta la strumentazione necessaria e dare risposte assicurando la sicurezza ai pazienti e l’ operatività a norma di legge del personale sanitario.
Per tutto quanto in premessa, in merito all’efficienza del Ferro Branciforti Capra, considerato che:
– il Direttore Generale sin dall’atto del suo insediamento ha chiesto solo tempo per studiare e capire le problematiche della sanità ennese;
-sono passati quasi 3 mesi dall’insediamento del D.G. e ad oggi nessuna strategia è stata partecipata alla conferenza dei sindaci ed alla popolazione circa la risoluzione dei problemi che più volte le sono stati comunicati a gran voce;
-nulla è stato fatto per risolvere i problemi inerenti la carenza di personale nei reparti di chirurgia, medicina, pronto soccorso radiologia, laboratorio analisi, fisioterapia, ecc … del F.B.C. così come richiesto con nota del comune di Leonforte prot. n. 4266 del 2 Marzo 2015;
-non è stata attuata la piena funzionalità del reparto di riabilitazione, che continua ad operare in condizioni di fortuna con pochissimo personale e strumentazione inadeguata alla corretta terapia, non potendo di fatto diventare punto di riferimento provinciale per le cure riabilitative;
-nessun segnale tangibile si è avuto circa l’acquisto di un ambulanza che risulta essere obsoleta, insicura, tecnicamente inadeguata ai trasferimenti dei pazienti presso gli altri ospedali e molto spesso parcheggiata in fermo tecnico;
-il SUAP previsto e riconfermato nel piano non viene a tutt’oggi istituito e collocato all’interno del presidio ospedaliero;
-il reparto di chirurgia continua a soffrire l’inadeguatezza dei ricoveri nonostante i numeri di accesso superiori agli altri ospedali della provincia, in quanto la percentuale degli interventi risulta essere bassa per una scarsa programmazione di operazioni chirurgiche dovuta alla mancanza di anestesisti in dotazione alla sala operatoria;
-nulla è stato fatto per garantire la chirurgia d’urgenza adeguando l’unità operativa complessa in atto carente di 2 unità mediche;
-che l’inerzia dirigenziale è stata interrotta soltanto dal trasferimento, poi sospeso, di un neurologo da Leonforte ad Enna, depotenziando il reparto di Medicina ulteriormente e prossimo alla chiusura per mancata copertura dei turni di servizio per garantire assistenza, cura e sicurezza ai pazienti ricoverati;
-allo stato attuale dall’inizio dell’anno in corso, la farmacia risulta sguarnita del farmacista comportando il quasi azzeramento del servizio, non solo per i reparti dell’ ospedale ma anche per i numerosi pazienti cronici esterni che non possono più ricevere i farmaci ospedalieri necessari per la loro esistenza in vita;
-non sono stati attivati il percorso nascita e l’ambulatorio pediatrico anche a sostegno del locale Pronto Soccorso;
-che il tempo di valutazione per i presidi ospedalieri scorre inesorabilmente a danno del F.B.C.;
-nessun riscontro circa l’agibilità delle strutture ospedaliere è pervenuta al comune di Leonforte che ne aveva fatto richiesta con nota pro!. n. 5323 del 18 Marzo 2015, dai dati fomiti dalla direzione generale dell’ ASP 4 di Enna con prot. n. 5073 del 13 Marzo 2015 si evidenzia un forte flusso in accesso al Pronto soccorso di Leonforte e ai vari reparti superiore in valori assoluti agli altri ospedali della provincia confermando l’assoluta utilità del Ferro Branciforti Capra per il comprensorio leonfortese;
Vista:
-la scarsa considerazione del D.G. dell’ASP di Enna nei riguardi dei problemi di carattere gestionale e di attuazione della programmazione sanitaria, più volte esposti;
-la scarsa considerazione e rispetto nei confronti delle istituzioni consiliari locali; le dichiarazioni del D.G. a mezzo stampa che parla di ospedali di elevata assistenza sanitaria e di rimodulare altri ospedali (probabilmente con riferimento al Ferro Branciforti Capra) alla bassa assistenza;
-le denuncie all’autorità di Pubblica Sicurezza fatte dai parenti dei pazienti circa i disservizi causati dal fermo tecnico dell’ambulanza contro l’ASP 4 di Enna del 09/03/2015;
-la legge regionale n. 5 del 14 Aprile 2009;
-il decreto assessoriale del 16 gennaio 2015 pubblicato sulla GURS del 23 gennaio 2015;
-la risoluzione 26 del 20 Novembre 2014 della VI Commissione Servizi Sociali e Sanitari dell’ Ars, in cui si ampio mandato ai Direttori Generali delle ASP di assicurare le dotazioni organiche e strumentali tali da consentire la migliore funzionalità, efficienza e sicurezza di tutti i presidi ospedalieri e territoriali, valorizzando la rete ospedaliera esistente come presidio irrinunciabile di assistenza per i cittadini siciliani;
-la delibera del Consiglio Comunale di Leonforte 11. 26 del 27 marzo 2015, che ribadite una serie di richieste per il miglioramento dell’ offerta sanitaria e della sicurezza per i pazienti e gli operatori sanitari, determinava di impegnare il sindaco a proposte all’assemblea dei sindaci la sfiducia nei confronti del Direttore Generale dell’ ASP 4 di Enna;
-il decreto legislativo n. 502 del 30 Dicembre] 992;
Per i gravi motivi di inattuazione del piano attuativo sanitario, venendo a mancare da parte nostra la fiducia che possano essere attuate strategie a salvaguardia dell’ospedale Ferro Branciforti Capra di Leonforte, che con la sua rimodulazione in ospedale di bassa assistenza prevedendo solo posti letto per post acuti e la conseguente chiusura del Pronto Soccorso, contribuirebbe negativamente su tutta la sanità Ennese che si troverebbe ingolfata ed incapace di dare le giuste risposte in termini di assistenza sanitaria di urgenza-emergenza, con la presente nel pieno esercizio delle proprie funzioni i Sindaci
CHIEDONO
L’immediata REVOCA del direttore Generale dell’ ASP 4 di Enna ai sensi del D.L.vo n. 502 del 30 Dicembre 1992 ali. 3 bis comma 7.
La precisazione della Direzione Generale dell’ASP 4 di Enna:
La nota inviata dal Comune di Leonforte e sottoscritta, altresì, dai Sindaci di Agira, Assoro e Nissoria, dove viene chiesta l’immediada revoca della Dirigenza, la Direzione generale dell’ASP di Enna, rileva nel contenuto della stessa diverse imprecisioni, nel rappresentare che ha diverse volte incontrato i Sindaci di Leonforte ed Agira, nonché rappresentanti consiliari dei citati comuni, discutendo sulla problematica e dando precise informazioni circa l’operato dell’Azienda, che si atterà scrupolosamente al Decreto assessoriale relativo alla rete ospedaliera. Sulla tematica l’Azienda – ricorda il DG d.ssa Giovanna Fidelio, in recentissime comunicazioni, regolarmente portati a conoscenza dei i cittadini da tutti i mass media, l’ultimo nei primi giorni di aprile, ha peraltro rassicurato la popolazione che nessuna iniziativa verrà adottata in difformità del relativo Decreto, nonché a danno dell’utenza tutta. Rileva, pertanto – conclude il DG- che tale iniziativa del Comune di Leonforte non è di alcun ausilio e determina, quale unico effetto, quello di trasmettere alla popolazione del comprensorio immotivate preoccupazioni.
news di riferimento:
DG Asp Enna: non è prevista alcuna chiusura di ospedali nella provincia