Sindaco Calascibetta: “Qualcuno voleva subito l’assessorato, ecco perché ho perso i numeri in Aula
Calascibetta - 13/12/2014
Calascibetta. “In questi diciotto mesi di governo le soddisfazioni non sono state poche, le amarezze sono state altrettanto. Oggi è difficile governare anche per le minori erogazioni di denaro da parte della Regione Siciliana e dello Stato. Devo aggiungere che Calascibetta rimane il paese dell’ennese con la minore imposizione tributaria”. Così il sindaco di Calascibetta (Pd) Carmelo Cucci alle prese con un percorso politico molto faticoso.
Sindaco, senza i numeri in Aula consiliare, per l’esecutivo si fa sempre più difficile
“La nuova maggioranza consiliare, ovvero Calascibettattiva e il Gruppo Misto, sa benissimo che l’obiettivo di ogni Amministrazione sono i cittadini. Loro invece hanno travisato questo concetto e si stanno servendo dei cittadini per abbattere l’Amministrazione. A loro non importa niente del paese. Qual è stato ad esempio il senso di responsabilità nel non approvare l’immediata esecutività del Bilancio, un atto politico che impedirà, prima del Natale, persino di dare un contributo ad alcune persone indigenti?”.
Tre consiglieri comunali dopo appena otto mesi hanno deciso di voltargli le spalle. Lei sente delle responsabilità?
“Penso che qualcuno sia rimasto deluso per non avere avuto subito quello che chiedeva”.
A cosa si riferisce
“A non aver avuto un incarico assessoriale. Qualche altro invece non ha avuto la bontà di saper ascoltare il pensiero dell’Amministrazione comunale”.
Non eravamo ascoltati dall’Amministrazione si giustificano i consiglieri Giuseppe Vanadia, Gabriella Capizzi e Angela Magonza
“Ad ogni riunione che facevamo venivano avvertiti, ma diverse volte dicevano di avere impegni. Aggiungo pure che un cambio di idee ci può anche stare, ma non l’aggressività politica che adesso mettono in atto durante i Consigli comunali. Penso di non meritarla”.
Il sindaco inoltre risponde anche in merito alla rotazione assessoriale: “Vedremo se ci saranno i soliti nomi-dice- oppure qualcuno creperà di delusione”. E quando gli diciamo a cosa serve questo cambio di assessori se poi mancano i numeri in Aula per decidere le scelte future, Cucci aggiunge: “Le cose possono cambiare. Potrebbe accadere che l’Amministrazione acquisti nuovamente la maggioranza in Aula. Io penso che qualcuno, per il bene del paese, qualche esame di coscienza dovrà pur farlo”. Infine la domanda che lo stesso sindaco si aspettava, ovvero le sue possibili dimissioni che stava per compiere diversi mesi fa visto il difficile clima politico. “Le dimissioni- spiega- sono sempre all’ordine del giorno. Uno è sindaco fino a quando il gruppo che lo sostiene compie questo ruolo. Al momento che il ruolo della squadra politica verrà meno io andrò subito via”.
Francesco Librizzi
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