Calascibetta. Dopo una serie di emendamenti, subemendamenti, un maxiemendamento e polemiche di ogni genere, anche tra consiglieri, assessori e dirigenti comunali, il bilancio di previsione 2014, giunto quasi a consuntivo, è stato approvato con i soli voti della nuova maggioranza consiliare, Calascibettattiva e Gruppo Misto. Hanno votato contro invece i consiglieri che appoggiano il sindaco che si sono visti quasi stravolgere il bilancio. Forti polemiche per la mancata votazione all’immediata esecutività della delibera da parte di Calascibettattiva e del Gruppo Misto. Per far fronte agli impegni di spesa, adesso, l’Amministrazione dovrà attendere gli ordinari tempi di pubblicazione della delibera. Tra tutte le polemiche, a volte anche puerili, un serio momento di riflessione si è avuto quando il consigliere Gabriella Capizzi ha proposto un minuto di silenzio, condiviso da tutti, per ricordare il piccolo Andrea Loris Stival barbaramente ucciso nel ragusano. Oltre ventiquattro ore di maratona consiliare, suddivisa in quattro giorni, per approvare uno strumento finanziario le cui somme, per undici/dodicesimi, erano state impegnate. Pronto ad intervenire, in caso i lavori si sarebbero protratti ancora a lungo, il Commissario regionale ad acta, Carlo Turriciano, che martedì scorso, intorno alle 12.30, si era presentato dal sindaco. Il funzionario regionale si era limitato a scrivere una missiva che esortava il Consiglio a procedere all’approvazione del bilancio, cercando di superare le criticità del Revisore dei conti e dei dirigenti comunali dell’area Economico-finanziaria”. Insomma, una sorte di stimolo a inserire in Bilancio 72 mila euro, ovvero la differenza tra i 638 mila euro, tariffa rifiuti 2014 approvata da Calascibettattiva e dal Gruppo Misto, e i 712 mila euro chiesti invece dai Commissari liquidatori dell’Ato rifiuti Enna. A quel punto, l’amministrazione comunale decideva, martedì mattina, di presentare un emendamento con il quale veniva accantonato parte dell’avanzo di amministrazione (72 mila euro) al fine di portare i conti in ordine e coprire un eventuale debito fuori bilancio. Un emendamento bocciato, ripresentato e fatto suo da Calascibettattiva. Riguardo la questione rifiuti, sia il consigliere Salvatore Rosso sia Giuseppe Vanadia, sottolineavano: “Il nostro obiettivo rimane quello di diminuire le tasse, dunque nessuna intenzione a modificare la tariffa rifiuti, da noi abbassata, che rimane di 638 mila euro”. Tra polemiche, accuse e sospensioni dei lavori si arriva a giovedì sera. Da un lato occorreva discutere l’emendamento dell’Amministrazione, dall’altro il maxiemendamento di Calascibettattiva e del Gruppo Misto. Ad essere approvato, per primo, l’emendamento del Gruppo Misto: acquisto materiale scolastico; manutenzione corpi illuminati del centro urbano e della periferia (“Occorre garantire la sicurezza alla cittadinanza”, ha spiegato il consigliere Giuseppe Vanadia). Nell’ emendamento del Gruppo Misto, previsto anche un progetto di prevenzione “ictus e infarto” per le fasce di età più a rischio. Un emendamento votato anche dall’assessore-consigliere Stefania Di Stefano. Successivamente veniva bocciato l’emendamento dell’Amministrazione. Riguardo le proposte dell’Esecutivo, confermato l’acquisto della caldaia per il plesso di scuola media. Nell’emendamento di Calascibettattiva previsti dei soldi per fornire un servizio di trasporto per gli studenti dimoranti a Calascibetta che frequentano l’università Kore di Enna; somme per le aree archeologiche. Disimpegnati inoltre anche i 72 mila euro per ottemperare ad un eventuale debito fuori bilancio riguardo il costo rifiuti 2014. Ridotti gli stanziamenti, previsti dall’Amministrazione, per la manutenzione delle strade. Calascibettattiva inoltre ha rimpinguato in altri capitoli le somme per l’illuminazione a led, per adeguare la tribuna alle norme sicurezza e per le borse di studio e gli spettacoli gestiti direttamente dal comune. Infine, rimasti dieci consiglieri, vista l’ora tarda (5 maggioranza e 5 opposizione), la mozione di censura nei confronti dell’assessore Antonino Senofante non è passata.
Francesco Librizzi