“I doposcuola aperti due volte la settimana, in orario pomeridiano dalle 15.00 alle 18.00, sono curati da personale specialistico (dieci tra pedagogiste e psicologhe), vincitore di borse di studio e ricerca e coordinato dai pedagogisti e dai medici della Neuropsichiatria Infantile – dichiara la dott.ssa Madia.
Ciascun doposcuola ha in uso personal computer, programmi riabilitativi e software specifici per la riabilitazione di dislessia, disortografia e discalculia”.
Per le attività di studio e ricerca la N.P.I. ha aperto una collaborazione diretta con il prof. Cesare Cornoldi dell’Università di Padova ed il suo team di lavoro e ricerca ed una convenzione con la Associazione Cooperativa Anastasis di Bologna, i cui software, la N.P.I. ha già in comodato d’uso per il secondo anno.
L’ ASP di Enna è l’unica, al momento, in Italia ad aver attivato doposcuola riabilitativi, pubblici e gratuiti per i soggetti con DSA e ad avere aperto collaborazioni di studio e ricerca con enti di rilevanza nazionale sul problema dei DSA.
“I pazienti, a conclusione del percorso valutativo e diagnostico,che ha riconosciuto la specifica difficoltà di apprendimento, sono inseriti nei doposcuola direttamente dal personale N.P.I., seguendo una apposita lista di attesa, e vengono seguiti, in piccolo gruppo, massimo tre per operatore, con un individuale progetto di recupero, per un periodo riabilitativo di almeno tre mesi, nel quale apprenderanno metodologie di studio e l’uso di strumenti compensativi. Al termine del ciclo di recupero verranno somministrate schede di monitoraggio e valutazione per verificare i progressi raggiunti.
In atto ciascun doposcuola segue dai nove ai dodici ragazzi di età compresa tra gli otto ed i sedici anni, per un totale di circa cinquanta minori con DSA”.