Doriana Orzan, presidente dell’Associazione Si.Ro. ennese, fa presente che è sentito fortemente il bisogno di sensibilizzare alla cultura della solidarietà e destinare grande attenzione in favore delle famiglie miste italo-romene e dei loro figli. Tra gli obiettivi dell’Associazione: abbattere il muto dell’indifferenza relativamente al tema dell’immigrazione; attivare iniziative di sensibilizzazione al volontariato ed alla cultura della solidarietà; promuovere la Cittadinanza attiva ed introdurre il concetto di integrazione al fine di superare ogni forma di discriminazione.
Interverranno Salvatore Raffa, presidente CSVE; Paolo Patricolo, Archimandrita Ortodosso; l’arciprete di Calascibetta, Giuseppe D’Anna, Nicoleta Nicolau, scrittrice e poetessa.
Dopo il primo lavoro letterario, un romanzo – fiaba dal titolo “Viaggio senza valigia e senza passaporto” tradotto in rumeno, Nicoleta Nicolau ci riprova quasi con diletto offrendoci un insieme di poesie ispirate all’osservazione quotidiana e alla bellezza delle cose che ci circondano dal titolo “Colori, gioia e amore”. La sua indole poetica e il ruolo materno si congiungono nella tenera e concreta trasmissione di saggezza e bellezza.
Nicoleta Nicolau, laureata in Ingegneria con specializzazione in Tecnologia delle Costruzioni presso l’Università di Bucarest, dal 2006 vive a Calascibetta (EN) insieme col suo sposo e due bambini piccoli.
E’ una delle tante persone che si sono ben inserite nel tessuto locale. In questi ultimi anni tante rumene hanno trovato lavoro in Italia, alcune hanno creato famiglia, altre ritornano a casa arricchite da una esperienza culturale, sociale e religiosa che le ha poste a confronto col mondo occidentale. A Calascibetta ci sono attualmente 29 coppie (cattolici-ortodossi) di cui 19 con figli con un totale di 31 bambini. E’ una realtà nuova che chiede grande attenzione e rispetto, accoglienza e solidarietà, mutua collaborazione e intraprendenza per sostenere l’integrazione e lo sviluppo delle buone relazioni familiari e sociali.
A questa scuola di ecumenismo pratico voglio fare riferimento perché coltivando ognuno la propria identità possa dialogare e confrontarsi con l’altrui esperienza in una continua e proficua simbiosi di esperienza di vita. E’ al centro stanno i bambini veri protagonisti delle poesie e del romanzo fiaba precedente.
Innanzitutto i colori. A contatto con la natura, con i frutti della terra, con i paesaggi così diversi, con gli ambienti di vita (mercato, cucina), è possibile sviluppare una ‘contemplazione’ dei colori, ognuno con un richiamo, con un significato, con un messaggio. Veramente i colori riescono ad affascinarci e a sviluppare una logica meditativa che viene in soccorso ai nostri interrogativi. Risonanza umana e spirituale che il Salmo 8 sottolinea: “se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e stelle che tu hai fissate, che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi”? I colori sono segni e carichi di intensi significati. Nelle raffigurazioni di Cristo e di Maria dominano l’azzurro e il rosso: sono i colori del cielo e dell’amore infinito e misericordioso della passione del Signore che avvolge la creatura umana. Anche la divina liturgia sottolinea il valore dei colori. Verde- speranza, rosso- martirio, bianco- gioia limpida, viola- penitenza: i coloro guidano i fedeli alla celebrazione dei divini misteri con una particolare tonalità simbolica e atmosfera spirituale.
Dai colori l’invito dell’autrice è alla gioia, dall’esteriorità alla pienezza del cuore. “Noi vogliamo far si che il nostro cuore divenga lieto. Essere allegri è un fatto esterno, rumoroso e presto si dissolve. La gioia invece vive nell’intimo, è profondamente radicata. Essa è la sorella della serietà: dove è l’una è anche l’altra.Essa non proviene dal denaro, da una vita comoda o dal fatto di essere riveriti dalla gente. Viene piuttosto dalle cose nobili: da un lavoro intenso, da una parola gentile, dal fatto di essersi opposti coraggiosamente all’errore di qualcuno o di avere raggiunta una veduta chiara in una questione importante (R. GUARDINI, Lettere sulla autoformazione).
La vera fonte della gioia è Dio. Essa ci rende internamente aperti e chiari. Ci fa ricchi, forti, indipendenti dagli eventi esteriori.
Infine l’amore. Non c’è gioia se non dall’amore. Siamo felici perché ci sentiamo amati da Dio, perché Lui ci ha dato lo Spirito dell’amore che fa dell’amore la nuova legge dell’esistenza umana, perché l’amore riempie ogni cosa piccola e grande della vita.
Si! Tutto ci sprona all’amore, alla gioia, alla vita, nella vivacità e varietà dei colori che formano un nuovo arcobaleno non collocato nel cielo ma sulla terra, non per fermare bagliori di guerra, ma sentimenti nuovi di pace e di armonia.
Tutto ciò abbiamo voglia di sperimentare e soprattutto di trasmettere ai più piccoli.
Don Giuseppe D’Anna
Platone ha affermato che ″l’amore costituisce la prima iniziazione al bello eterno″ e, non vi è assolutamente dubbio, che la presente raccolta poetica è fatta d’amore e con amore. Amore verso i fiori, verso i frutti, verso la Creazione nel suo insieme, verso i colori, quei colori che sono stati oggetto della grande tradizione poetica rumena, da quella del meno conosciuto Anton Pann (Sliven, 1794 – Bucarest, 1854), con il suo „Canti di stelle”, scrittore e musicista vissuto proprio a Râmnicu Vâlcea, la bella città che ha dato i natali a Nicoleta Nicolau, autrice delle liriche che presentiamo, fino ai grandi versi di Mihai Eminescu (Botoşani, 15 gennaio 1850 – Bucarest, 15 giugno 1889).
Ed a questo proposito, la lettura di Colori, gioia e amore… (Culori, bucurie şi iubire…), per il tipo di musicalità cosmologica, per la linearità e il ritmo, costringe ad accostare il componimento poetico a quello di Floare albastră (Fiore azzurro), del grande poeta, giornalista, scrittore e politico tardo- romantico , ormai tradotto in oltre 60 lingue, che è quel Mihai Eminescu, simbolo dell’identità nazionale e considerato, dallo storico Nicolae Iorga (Botoşani,1871 – Strejnic, 1940), il padrino e fondatore della moderna lingua romena nonchè unanimemente celebrato come il più grande e rappresentativo dei poeti di quella terra.
A proposito delle poesie della Nicolau, e non solo, non possiamo dimenticare, come le profonde commistioni fra significato e suono rendono molto difficile tradurre una poesia in lingue diverse dall’originale, perché il suono e il ritmo originali vanno irrimediabilmente persi e devono essere sostituiti da un adattamento nella nuova lingua, che in genere è solo un’approssimazione dello stesso.
Nella poesia, senza ambizioni accademiche, di Nicoleta Nicolau, che è già conosciuta per lo scritto carico di umanità e passione ″Viaggio senza valigie e senza passaporto″, è presente una tessitura armoniosa di forma e contenuto che rende i versi gradevoli e dolci.
E’ proprio vero che la poesia è nata prima della scrittura ed è il respiro proprio dell’anima. Ulteriore conferma, qualora ve ne fosse bisogno, viene da questo afflato della Nacolau che, pur non provenendo da formazione umanistica, ma da studi universitari tecnici e scientifici, ha mostrato passione lirica di non poco valore.
Alberto Maira
OLTRE LA PAURA C’È LA LIBERTÀ
di Nicoleta Nicolau
La donna, sensibile, meravigliosa…
La donna, bellissima, affettuosa…
Come si fa a non amarla e rispettare
invece di insultarla e picchiare?
La donna, fragile, potrebbe dimostrare impotenza
Davanti alla furiosa, maschile violenza.
Invasa dalla paura, il suo grido è muto
e il viso sofferente, da una maschera coperto.
La donna, solo lei, può generare vita
e pur seguendo i figli ne fa di cose, cento mila.
Non la spaventa nulla, ma lei ‘per quell’amore’
è capace di far finta che le provoca il dolore.
Donne! Un unico castigo Dio ci ha dato:
di partorire i figli piangendo e gridando…
Non di essere infelici o diventare schiave
di un uomo che dichiara di saper amare.
Non abbiate paura di gridare a voce alta
quando la vita non è più vostra,triste e infranta
perche oltre la paura c’è la luce e la libertà
un diritto che nessuno, mai, vi toglierà.
Platon a spus că ,,iubirea este prima iniţiere a frumosului etern” și, nu există absolut nici o îndoială că această colecție de poezii este făcută din dragoste și cu dragoste. Iubirea de flori, de fructe, de Creaţie în ansamblul său, de culori, acele culori care au fost obiect de mare tradiție poetică românească, de la cea a mai puţinului cunoscut Anton Pann (Sliven, 1794 – București, 1854), cu “Cântece de stea”, scriitor și muzician care a trăit în Râmnicu Vâlcea, frumosul oraș care a dat naștere Nicoletei Nicolau, autoarea versurilor pe care le prezentăm, la marile poeme ale lui Mihai Eminescu (Botoşani, 15 ianuarie 1850 – Bucureşti 15 iunie 1889).
Şi în această privinţă, citirea volumului Culori, bucurie şi iubire…, pentru tipul de muzicalitate cosmologică, pentru liniaritate şi ritm, ne obligă să apropiem compoziţia poetică de cea a poeziei Floare albastră, a marelui poet, jurnalist, scriitor şi politic a romanticismului târziu, tradus până în prezent în mai mult de 60 de limbi, care este Mihai Eminescu, simbol al indentităţii naţionale, considerat de istoricul Nicolae Iorga (Botoşani,1871 – Strejnic, 1940), naşul şi fondatorul limbii române moderne, celebrat pe scară largă ca fiind cel mai mare şi mai reprezentativ poet de pe acel pământ.
În ceea ce priveşte poeziile poetei Nicolau, şi nu numai, nu putem uita, cum combinaţiile adânci dintre sens şi sunet fac ca traducerea unei poezii din limba originală în alte limbi să fie foarte dificilă, pentru că sunetul şi ritmul original se pierd în mod iremediabil şi trebuie să fie înlocuite, adaptate în noua limbă, care în general este doar o aproximaţie a celei originale.
În poezie, fără ambiţii academice, Nicoleta Nicolau, deja cunoscută datorită textului plin de umanitate şi pasiune ″Călătorie fără valiză şi fără paşaport″, este prezentă o împletire armonioasă de formă şi conţinut care face versurile plăcute şi dulci.
Este adevărat că poezia s-a născut înainte de scriere ea fiind respiraţia sufletului. O confirmare în plus, în cazul în care aţi avea nevoie, provine de la această inspiraţie a poetei Nicolau care, deşi nu are o educaţie umanistică, ci studii universitare tehnice şi ştiinţifice, a exprimat o pasiune lirică de o valoare însemnată.
Alberto Maira