Calascibetta in mostra a Parigi raccontata da Carlos Freire
Calascibetta - 31/08/2014
Calascibetta. Non solo i click fotografici dei luoghi letterari dello scrittore messinese Vincenzo Consolo, ma anche quelli della caratteristica Calascibetta, arroccata nel cuore della Sicilia, e di altri scorci dell’Ennese, tra i quali la Morgantina e la fontana, situata nel “cuore” del capoluogo, che inneggia il Ratto di Proserpina. A portarli in mostra a Parigi, nella prestigiosa galleria “Dina Vierny” a Saint Germain des Près, il fotografo di fama internazionale Carlos Freire. Le immagini, cinquanta, scattate durante un lungo viaggio nell’isola assieme allo scrittore Consolo, a partire dal 2006, saranno esposte dal prossimo 6 novembre al 7 febbraio 2015, illustrate da delle didascalie tratte dai romanzi di Vincenzo Consolo, e faranno poi parte di un libro che uscirà a maggio prossimo, contenente centodue click, dal titolo “Carlos Freire nella Sicilia di Vincenzo Consolo”, un omaggio al percorso letterario del grande scrittore siciliano morto nel 2011.Ad assemblare foto e didascalie la docente Rosalba Galvagno, esperta di letteratura siciliana. Una storia in cui si intrecciano amicizia e testimonianze letterarie. Scatti fotografici, rigorosamente in bianco e nero, che immortalano scorci isolani. Tra Carlos Freire e Vincenzo Consolo l’intesa si fa subito forte. Entrambi colti, saggi e di grande accortezza. Entrambi innamorati della Sicilia, Freire “a maggior ragione – confessa- dopo aver conosciuto Vincenzo Consolo”. Tanto entusiasta dell’isola e dei suoi abitanti, Freire, da far propria la citazione letteraria dell’amico Consolo “Io non so che voglia sia questa, ogni volta che torno in Sicilia, di volerla girare e rigirare, di percorrere l’interno, sostare in città e paesi, in villaggi e luoghi sperduti, di rivedere vecchie persone”. Artista francese, vive a Parigi da 42 anni, originario del Brasile dove è nato nel 1945, Carlos Freire è riuscito a innamorarsi anche della nostra isola, terra dalle mille sfaccettature, decidendo di affittare casa a Calascibetta dov’è molto stimato. Con la famiglia Alongi ha stretto una sincera amicizia. “Carlos è una persona speciale, distinta, disponibile e gradevolissima- ci ha raccontato il settantasettenne Paolo Alongi- Lui è innamorato di Calascibetta, spesso viene a pranzo da noi. Gli piace la pasta a forno che gli cucina mia moglie, il formaggio pecorino, ma soprattutto adora i fichi. A giorni li raccoglierò dall’albero del mio giardino e glieli farò trovare a tavola”. Nei giorni scorsi, per le pagine del nostro giornale, Carlos Freire ci ha illustrato anche alcune sfaccettature del progetto fotografico. “La visita a Calascibetta di Vincenzo Consolo, nel 2008, è risultata fondamentale per inserire il paese nella mostra fotografica parigina –spiega l’artista- Lo invitai per due giorni, lui era innamorato dei paesi dell’entroterra della Sicilia, luoghi dove pulsa il cuore di questa isola. Visitammo insieme Calascibetta, Vincenzo preferì rimanere nell’anonimato, e alla fine del tour tra le bellezze artistiche xibetane mi disse “Carlos, Calascibetta rientrerà nel progetto fotografico”. Due gli scorci xibetani che saranno in mostra a Parigi: un click panoramico, scattato da Enna, e una foto che immortala il versante roccioso a nord del paese, attraversato dal passaggio di un falco. Le restanti 48 foto mostrano qualche altro angolo dell’Ennese e meravigliose immagini di altre province: da Palermo a Castelbuono e Cefalù, fino a Pantalica. E poi i Misteri di Trapani, la festa di Sant’Agata, patrona di Catania, Racalmuto, paese di Sciascia, Messina e altri ancora. Una foto, inoltre, mostra il ritratto di Vincenzo Consolo. Voleva lavorare nel mondo del cinema, ma il click fotografico è diventato l’arte della sua vita. Carlos Freire ha girato molti angoli del mondo, confrontandosi con uomini di svariate culture, per immortalare le “immagini dell’umanità”, così li definisce. L’incontro sia con Madre Teresa di Calcutta, nel 1978, che con il Dalai Lama, nel 1985, sono stati, per l’artista, momenti di grandissima importanza spirituale e culturale. La svolta lavorativa Carlos Freire la trova a Parigi quando, nel lontano 1976, incontra il regista italiano Roberto Rossellini che gli fa conoscere il suo produttore Claude Banks. Da allora hanno inizio i viaggi dove i suoi click immortalano anche i grandi della terra.
Francesco Librizzi
Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano La Sicilia