A questo proposito un incontro è avvenuto ieri mattina tra il direttore sanitario dell’Azienda provinciale, Emanuele Cassarà, con i dirigenti dell’Aima (Associazione malati Alzheimer) per concordare tutte le iniziative possibili per migliorare lo status del Centro Diurno armerino, che allo stato attuale ospita circa trenta soggetti, mentre altri sono seguiti con visite periodiche.
L’incontro con il neo direttore sanitario è stato molto proficuo perché si sono affrontati alcuni problemi di una certa importanza a cominciare dal mese di settembre quando il Centro cambierà orario e si avrà un’apertura più lunga dalle 8 alle 18 con la conseguenza che ci vuole più personale per assistenza sia a livello di socio-sanitari sia a livello di infermieri.
Necessaria anche la presenza di un assistente sociale, così come è necessario che venga completato l’orario di fisioterapista dottor Giovanni Bongiovanni, che sta svolgendo un ottimo lavoro con una programma innovativo, efficace per i ricoverati. Con il dottore Emanuele Cassarà si anche parlata di coinvolgere anche altri reparti dell’ospedale Chiello nell’assistenza ai malati dall’oculista, al cardiologo, all’esperto di medicina interna, elementi questi che assicurano l’assistenza completa e possono intercettare qualche sintomo di malattia.Si è ventilata l’ipotesi di arredare due stanze con due letti in ogni stanza per avere la possibilità di utilizzarli nell’assistenza dei malati nel caso in cui ci sia la necessità di far riposare qualcuno. Ovviamente saranno acquistati dei condizionatori in modo da essere pronti per utilizzarli nel periodo invernale. Un incontro che ha messo sul tavolo tante iniziative interessanti che il dottor Emanuele Cassarà ha accolto molto bene e si è impegnato in quseto scorcio di agosto a realizzarli con una certa gradualità. Probabile che, dopo le festività di ferragosto, ci sia una visita del dottor Cassarà al Centro Diurno, un incontro con il dottor Claudio Millia per definire tutte le situazioni che sono state programmate ed altre che da tempo sono in sospeso.
Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano La Sicilia