Calascibetta. Scuola Verga: L’importanza dell’istruzione e dell’educazione alla legalità
Calascibetta - 12/06/2014
Calascibetta. Un progetto di educazione alla legalità attraverso il quale si è voluto trasmettere un messaggio di giustizia, di rispetto dei diritti, come quello all’istruzione. L’Istituto Comprensivo “G.Verga” di Calascibetta, guidato dal dirigente Santa Iacuzzo, diventa ancora una volta protagonista di un percorso culturale. Interpreti gli alunni delle classi 5A e 5B, i quali, regista Tilde Di Dio, hanno inscenato dal palco dell’auditorium comunale, presente il sindaco Carmelo Cucci, gli assessori comunali e il presidente del consesso civico, la storia di Iqbal Masih, un bimbo del Pakistan che all’età di cinque anni invece di iniziare il percorso scolastico viene venduto dai suoi genitori, costretti a pagarsi i debiti, ad un fabbricante di tappeti. Fuori dalla fabbrica, dopo anni di sfruttamento, conosce Eshal Ullah Kahn, leader del “Fronte di Liberazione dal Lavoro Forzato”. Iqbal, interpretato dall’alunno Giovanni Lucchese, si libera dal padre-padrone, inizia a girare il mondo, tiene conferenze e grazie a lui molti bambini si lasciano alle spalle la schiavitù sotto forma di lavoro forzato. Tra i suoi progetti la realizzazione di una scuola nel suo paese. “Nessun bimbo dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bimbo dovrebbe tenere in mano sono penne e matite” diceva Iqbal, ucciso a soli dodici anni. L’assassino fermerà per sempre Iqbal, ma non la sua causa. Una storia dolorosa, ripercorsa con bravura dagli alunni dell’Istituto “Verga”, che ha avuto come messaggio anche quello della consapevolezza dei propri diritti. Una questione, quella che riguarda lo sfruttamento minorile, affrontata in questi giorni anche da Papa Francesco che ha tuonato contro il lavoro minorile. La scuola dunque luogo di amicizia, di cultura e di insegnamento dei valori, grazie anche al lavoro dei docenti.. A sottolinearlo, usando le parole di Malala, la ragazzina pakistana che ha sfidato i talebani andando a scuola, è stata l’alunna Sofia Rigo: “Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono fare la differenza e cambiare il mondo..L’istruzione potrà salvare il mondo”. Insomma, una serata che ha avuto anche lo scopo di tenere alto il concetto di legalità, a volte dimenticato da importanti figure dello Stato. Segnale angosciante in un Paese che rischia di “affondare” sotto i colpi della corruzione. Ecco allora che la Scuola diventa protagonista nella crescita e nella formazione dei ragazzi.
Francesco Librizzi