Calascibetta. I costi quasi proibitivi per lo smaltimento dei rifiuti rischiano di fare esplodere una “bomba” politica. Per il 2014 infatti gli xibetani dovranno pagare 830 mila euro. Dallo scorso mese di ottobre la gestione commissariale dell’Ato rifiuti di Enna ha chiesto al comune di Calascibetta 69 mila euro al mese. In precedenza l’amministrazione comunale di euro ne destinava 46 mila. “Sono soldi che dobbiamo obbligatoriamente pagare altrimenti vengono meno i trasferimenti regionali”, ha spiegato il sindaco Carmelo Cucci. E se in passato 110 mila euro erano a carico del bilancio comunale e i restanti arrivavano dalla bollettazione, adesso, con la nuova tariffa rifiuti (Tari), tutto l’importo sarà per legge a carico dei cittadini. Ciò significa che, almeno per l’anno in corso, la bolletta raddoppierà. Una decisione politica per la quale a breve dovrà pronunciarsi il Consesso civico. Sia in Giunta che tra i consiglieri comunali si è aperta una seria discussione. Da indiscrezioni, che sono arrivate dall’interno del Pd xibetano, si è saputo che il sindaco Carmelo Cucci sarebbe impensierito da questa vicenda. “Tutta la classe politica, ma soprattutto la maggioranza consiliare, dovrà assumersi la responsabilità riguardo il voto in aula. Aumentare i tributi ai cittadini è decisione sicuramente dolorosa, purtroppo l’ufficialità del piano finanziario 2014 sui rifiuti risulta propedeutica all’approvazione del Bilancio comunale. In caso contrario – ha concluso il sindaco- sarà il commissario regionale ad approvare la tariffa sull’immondizia”. Come a dire che nessun rappresentante del popolo della maggioranza dovrà defilarsi, trovare scuse per non essere presente in Consiglio comunale. C’è chi sostiene inoltre che il sindaco è come se chiedesse un voto di fiducia ai suoi consiglieri comunali, nessuno escluso. E di fronte a questo delicato passaggio politico, manca ancora da concordare la cifra riguardante i costi dei dipendenti-amministrativi dell’Ato EnnaEuno. Qualche risparmio gli xibetani dovrebbero averlo con l’entrata in vigore della nuova società Aro (Ambito rifiuti ottimale), costituita tra i comuni di Calascibetta e di Villarosa. Da 830 mila euro si dovrebbe passare a 750 mila euro, ma ci vorrà ancora del tempo, probabilmente a gennaio 2015. Prima, infatti, sarà necessario il disco verde dei funzionari del Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e successivamente occorrerà espletare il bando di gara europeo. La ditta vincitrice si aggiudicherà l’appalto per sette anni, durata minima prevista per legge. E in questo arco di tempo i comuni di Villarosa e Calascibetta avranno sborsato oltre 10 milioni di euro. Cifre da capogiro che rientrano in quello che tutti oramai definiscono il grande business dei rifiuti, all’interno del quale le mafie fanno affari d’oro. Intanto qualche polemica è nata prima che ancora l’Aro entri in funzione. Riguarda il monte orario degli operatori ecologici ai quali è stata garantita la continuità lavorativa, mentre il full-time, ovvero le 36 ore settimanali, sono state assicurate a poche persone, causa gli elevati costi. Su 21 operatori ecologici (undici a Villarosa, dieci a Calascibetta) solamente tre usufruiranno del full-time, gli altri saranno così suddivisi: 8 lavoratori a 24 ore; 8 a 30 ore; 2 a 33 ore.
Francesco Librizzi