Durante i controlli, infatti, gli agenti hanno constatato che i due, entrambi legalmente detentori di armi, si erano resi responsabili di diverse violazioni della normativa di settore, alcune costituenti reato, altre illeciti amministrativi.
In particolare, il padre, detentore legittimo di un fucile da caccia, calibro 12, con relativo munizionamento, aveva omesso di ripetere la denuncia di detenzione dopo aver trasferito l’arma e le munizioni dalla precedente abitazione a quella attuale.
Inoltre, il predetto fucile risultava di fatto incustodito, trovandosi appoggiato alla parete della camera da letto, nonostante il proprietario si trovasse fuori dall’abitazione e, quindi, nella disponibilità dei familiari presenti. Infine, durante il controllo, si accertava che l’uomo deteneva illegalmente una cartuccia a palla unica presso abitazione rurale di sua proprietà.
I controlli compiuti nei confronti del figlio, consentivano, invece, di accertare che il predetto, titolare di porto d’armi e detentore di tre fucili con relativo munizionamento, aveva omesso di ripetere la denuncia di detenzione dopo aver trasferito uno dei fucili dalla sua abitazione, indicata in denuncia, a quella del padre. Inoltre, l’arma veniva rinvenuta dagli operanti all’interno di un armadietto in materiale legnoso, utilizzato per custodire abbigliamento, privo di serratura e sistemi di sicurezza e/o protezione in genere. Venivano, inoltre, rinvenute due cartucce calibro 36 e 410, a piombo spezzato, non denunciate. Viste le gravi infrazioni riscontrate, il controllo veniva esteso anche all’auto, al cui interno si rinveniva una cartuccia calibro 16, a palla unica, non denunciata, nonché un coltello a serramanico.
Visto quanto riscontrato, i due uomini sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica, per i reati previsti dagli artt. 20 e 20 bis della Legge 110/75 (per l’omessa custodia delle armi), dagli articoli 38 del Testo Unico delle Leggi di P.S. e 58 del Regolamento di Esecuzione del medesimo T.U. (per l’omessa ripetizione di denuncia) e dall’art. 697 del codice penale (per l’illegale detenzione di munizioni). Il figlio, inoltre, è stato denunciato per il reato previsto dall’art. 699 del codice penale (per il porto di arma bianca).
Due fucili, il coltello e le munizioni detenute illegalmente sono stati sottoposti a sequestro penale, mentre tutte le altre armi, stante l’accertato abuso nella loro custodia e l’evidente pericolo di ulteriori e più gravi conseguenze, soprattutto alla luce del reato commesso nella mattinata, sono state ritirate, in via cautelare, ai sensi dell’art. 39 comma 2 del Testo Unico delle Leggi di P.S. ed i due sono stati segnalati al Prefetto di Enna per l’applicazione del provvedimento previsto dal comma 1 dello stesso articolo (Divieto detenzione armi e munizioni).