Sonia Alfano ad Enna: “Per i comuni piani sulla Protezione civile a costo zero”

Sonia alfano a Enna“I comuni siciliani possono dotarsi al più presto, e a costo zero, dei piani di Protezione Civile da utilizzare in caso di calamità naturali spesso provocati dall’incuria dell’uomo”: lo ha reso noto Sonia Alfano, eurodeputato del gruppo Alde, presidente della Commissione Antimafia Europea, durante gli Stati Generali della Protezione civile tenutisi oggi a Enna.

“Il governo siciliano” ha aggiunto l’eurodeputato, “dovrebbe riscrivere al più presto la legge regionale sulla Protezione civile in cui si preveda l’obbligo dei comuni di dotarsi dei piani comunali. La legge regionale in vigore, la 14/1998 si limita a dire che i comuni “possono” dotarsi dei piani di protezione civile, una previsione che molti enti locali non hanno messo in pratica” ha aggiunto Sonia Alfano.

“Il Dipartimento regionale ha circa 40 tecnici qualificati in grado di supportare i Comuni che dovrebbero prevedere una serie di studi, e di misure necessarie, a scongiurare conseguenze tragiche rispetto a possibili calamità” ha spiegato Sonia Alfano intervenendo all’evento voluto dal direttore generale Calogero Foti.

“Questi piani sono fondamentali perché i Comuni si dotino di competenze e strutture necessarie per affrontare le emergenze. La Sicilia è considerata dai tecnici come “palestra”di Protezione civile dal momento che annovera sul proprio territorio tutti i rischi. Non può permettersi ulteriore impreparazione davanti a disastri annunciati e limitarsi alla “conta dei morti”.

Le tragedie di Giampilieri, di Barcellona e di Niscemi avrebbero dovuto spingere tutti gli amministratori locali a dotarsi, per un obbligo morale, dei piani di Protezione civile. Sappiamo oggi che in Sicilia il 75 per cento degli edifici strategici sono inadeguati: scuole, caserme e ospedali non hanno i requisiti previsti dalle norme di sicurezza. Serve intervenire al più presto. Alle associazioni di volontariato che si occupano di Protezione civile potrebbero essere assegnati beni confiscati ai mafiosi per utilizzarli come sedi: sarebbe un risparmio notevole per queste realtà così importanti”.

Published by
redazione-vivienna