Una notte, il suo sonno fu interrotto dall’apparire di uno splendido fanciullo che gli chiese aiuto ad attraversare il fiume: durante il traghettamento, il peso del bambino aumentò sempre più, senza però abbattere il vigore straordinario del traghettatore il quale, all’approdo, fu ricompensato dalla scoperta di avere portato su di sé il corpo di Cristo.
Non è ben chiaro se la leggenda sia nata dal nome dal Santo, letteralmente portatore del Cristo, o se invece prenda origine da un’iconografia anteriore, diffusa in Oriente.
San Cristofero è comunque enumerato tra i quattordici santi ausiliatori ed è il protettore di tutti i viaggiatori, dei viandanti, dei pellegrini, degli automobilisti, dei ferrovieri, dei portalettere, degli atleti, degli scaricatori e facchini, e di coloro i quali esercitano un lavoro pesante ed esposto a rischi.
La leggenda del bastone fiorito, dopo il trasporto di Gesù, ha contribuito a dichiararlo protettore dei fruttivendoli. In Sicilia, il suo culto è diffuso sia nella zona orientale, in particolare nell’’area etnea, sia nella parte centro-meridionale.
da Enciclopedia dei Santi
“Valguarnera ha avuto sin dalle origini S. Cristoforo come protettore e sin dal 1630 la Chiesa principale […] era a lui dedicata, e furono certamente i principi Valguarnera che portarono devozione dalla Spagna, ov ‘essa era tanto diffusa. La festa […] venne celebrata sino al 1872 il 25 luglio; ma quell’anno i notabili del paese pregarono […] la Santa Sede di trasferire la festa al 25 agosto per dar comodo di parteciparvi agli agricoltori”.
Parroco Dr. Giacomo Magno – Memorie storiche di Valguarnera Caropepe, Catania – Bagheria 1986.
Fotoin alto: acquaforte della pittrice Marcella Tuttobene