Questo è Agira, il paese natio di Diodoro Siculo, lo storico che per primo si volle cimentare con una storiografia universale. Ma è anche il paese di San Filippo il Siriaco, che da queste parti non disdegnava di litigare con il diavolo.
E’ anche il paese dei miti: qui Ercole in una delle sue famose fatiche prosciugò un piccolo lago ai piedi del paese.
Oggi è il paese della storia, leggibile nelle sue belle chiese: San Filippo, Santa Margherita, Sant’Antonio di Padova, SS. Salvatore e Santa Maria Maggiore.
Su tutto e su tutti si erge il Castello Normanno, da cui si può godere di una vista che, rotando a 360°, percorre in lungo e in largo l’intera provincia di Enna, guardando la piana di Catania, le alte vette dei Nebrodi, gli Erei e le lontane Madonie.
I suoi abitanti furono definiti da Cicerone “viri fortes” e “summi oratores”. La città, che nel passato ebbe una grande importanza economica (tanto è vero che coniò monete per più di mezzo millennio), vanta pregevoli palazzi, chiese molto belle ed un notevole patrimonio artistico.
Un documento storico di grande importanza è costituito dal monastero fondato da San Filippo in cui sono custoditi un Crocifisso, di Frate Umile da Petralia, tre pannelli di un polittico risalenti al XV secolo e l’arca d’argento in cui sono conservate le reliquie del Santo.
Il castello normanno domina la città.