Un videogioco sulla battaglia di Troina
Troina - 22/06/2013
Nel 1943, dopo qualche settimana dallo sbarco in Sicilia degli alleati americani, Troina divenne campo di una storica battaglia che per sei giorni, dall’1 al 6 agosto, vide impegnati i soldati americani, che avanzavano verso Messina, combattere la resistenza di un nucleo di tedeschi arroccati in paese. I giorni di quella battaglia furono cruenti e funesti per la popolazione, non solo perché il paese fu ridotto in macerie, ma anche per la perdita di oltre 100 persone innocenti, tra uomini, donne e bambini.
Per quei tragici eventi che procurarono lutti e distruzione, la battaglia di Troina entrò ufficialmente nella storia della Seconda Guerra Mondiale, come battaglia epica grazie alla quale gli americani conquistarono l’intera Sicilia.
Per gli “eroici slanci di umana solidarietà verso quanti avevano bisogno di aiuto”, come recita la motivazione, Troina ha ricevuto la medaglia d’oro al valore civile dal presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, nel 2007. Ma l’importanza di quella battaglia gli americani probabilmente non l’hanno mai dimenticata, tanto da inserirla come tappa fondamentale all’interno di un videogioco dedicato proprio alla Seconda Guerra Mondiale.
“Call of Duty 2: Big Red One” è questo il nome del videogioco in circolo già da qualche anno, all’interno del quale il giocatore si ritrova a combattere nei luoghi che furono i campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale, e tra questi vi è Troina, con la sua famosa battaglia.
La scena inizia con l’ operazione Husky, il primo sbarco delle truppe alleate a Gela. Qui il giocatore deve salvare i paracadutisti dell’ottantaduesima Aviotrasportata. A Piano Lupo, aiuta i paracadutisti a difendersi contro la Fallschirm-Panzer-Division Hermann Goring, e infine, combatte a Troina, dove conquista la città e occupa tutta la Sicilia.
Per gli americani non sarà stato difficile ricostruire quei luoghi, grazie ai tanti reportage dei fotografi di guerra. La fama di Troina, però, è dovuta ad un fotografo in particolare, Robert Capa. Fu lui che immortalò tutti i più importanti momenti della resa dei tedeschi, soffermandosi a ritrarre il ritorno alla vita dei troinesi, che sorpresi dai bombardamenti si erano nascosti nei luoghi più impensabili.
Però, nonostante i critici del settore abbiano esaltato il gioco, per grafica e immagini, un videogioco non potrà mai riprodurre le forti emozioni di quei momenti, in cui la vita e la morte camminavano di pari passo, e la libertà era solo una lontana chimera, ma almeno permetterà alle generazioni future di conoscere un pezzo fondamentale nella storia della Sicilia.
All’interno del videogioco, mentre si disputa la battaglia di Troina un soldato si guarda attorno e dice ad un compagno: “Questo paese deve essere vecchio centinaia di anni”, e il compagno risponde: “Purtroppo non siamo qui per visitarlo”.
Chissà se sono mai tornati a Troina quei soldati per visitare la città?
Sandra La Fico
Foto di Robert Capa