Si tratta di un comportamento caratterizzato da un desiderio sessuale anomalo che coinvolge l’attività del pensiero a tal punto da interferire seriamente con le normali attività quotidiane, e persino da non consentire più di perseguire altri scopi nella vita. Oggi questo disturbo è stato inserito tra le nuove dipendenze in quanto ha considerevolmente aumentato la sua, ancorché sottovalutata e drammatica, incidenza sociale.
Dalla dipendenza da sesso differisce la pornodipendenza, che, spiega ancora Bovero, “appare come una particolare estensione autoerotica dello stesso aspetto compulsivo”. Non resta privo di conseguenze l’esercizio dell’autoerotismo, perché “la pratica esasperata dell’autoerotizzazione mediata dalla pornografia – precisa Bovero – favorisce il calo del piacere e del desiderio erotico verso un autentico oggetto d’amore. L’eiaculazione precoce obbedisce alla stessa logica, risolvendo in fretta l’incapacità relazionale del soggetto le cui risorse neurologiche vengono progressivamente consumate, modificando la chimica cerebrale”.
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