Calascibetta. L’alternativa alla Statale 290, nel tratto che da Calascibetta raggiunge il bivio per Villapriolo, momentaneamente rimane l’arteria Lago-Stelo, quella che attraversa il bosco in contrada Gaspa La Torre. Sia i tecnici del Comune di Villarosa sia quelli dell’Anas di Palermo hanno lavorato al fine di migliorie le condizioni della strada che si trova a monte della statale, quest’ultima chiusa al traffico da oltre un anno a causa dello sgretolamento di una parte del costone roccioso. La decisione adottata è stata quella di asfaltare il tratto di strada che ricade in territorio di Villarosa, circa due chilometri. Una soluzione, seppure momentanea, per la quale si era impegnato il sindaco del comune di Villarosa Franco Costanza. Un percorso che limita i disagi agli automobilisti. Per i mezzi pesanti invece rimangono i percorsi alternativi, tra i quali la strada provinciale 63 che dal bivio Kamuth raggiunge Villarosa, prosegue in direzione Villapriolo e giù sino a ricongiungere la Statale 290, dopo il tratto interessato dalla frana. Per chi percorre l’autostrada in direzione Palermo e deve raggiungere i centri abitati di Nicosia, Alimena, Gangi e le frazioni di Villadoro e Cacchiamo, l’uscita consigliata è quella per Agira. Tante le proteste scaturite a seguito della chiusura della Statale 290, un’arteria di vitale importanza per molti lavoratori, dove i segni della frana, che solo per miracolo non causò nel marzo del 2012 delle vittime, sono ancora presenti. Enormi massi infatti occupano tutt’oggi la sede stradale e potrebbero rimanerci a lungo, forse per sempre. Troppi i costi, si parla di oltre due milioni di euro, per mettere in sicurezza l’intero costone roccioso.
I residenti del borgo di Cacchiamo, ma anche diversi cittadini di Calascibetta, Villadoro, Villapriolo, qualcuno anche di Gangi e Nicosia, ci hanno provato in tutti i modi per far sentire il loro grido di protesta. In occasione delle scorse elezioni regionali si rifiutarono persino di recarsi alle urne, consegnando al prefetto di Enna le schede elettorali. Intanto i lavori lungo la strada del bosco dovrebbero essere un primo segnale per alleviare i disagi ai cittadini. Ma l’opera più importante, scaturita soprattutto a seguito della richiesta d’incontro fatta nei mesi scorsi dal sindaco di Calascibetta Piero Capizzi al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, riguarda la variante definitiva all’attuale percorso della statale. Occorrerà infatti tradurre nei fatti il progetto in fase di completamento da parte della direzione regionale dell’Anas: un by-pass definitivo della lunghezza di circa 500 metri. I costi sono stati stimati tra i settecento e gli ottocento mila euro. Una cifra che dovrebbe sborsare la Regione Siciliana.
Francesco Librizzi