Valguarnera. Sindaco Leanza risponde ad accuse mossigli ma i rumors sulla sfiducia continuano
Valguarnera - 31/03/2013
Valguarnera. Reagisce, il sindaco Leanza alla ventilata sfiducia che parte del consiglio comunale vorrebbe decretargli. Reagisce, facendo un excursus sul cambio di casacca di diversi consiglieri e sulla sua attività amministrativa. “Il risultato elettorale del 2010 –afferma- è stato stravolto dalle scelte che i singoli consiglieri hanno effettuato. Nella prima seduta del consiglio –dice- il consigliere di opposizione Scozzarella ha aderito ad una diversa formazione politica l’MpA, il consigliere Scarpaci si è dichiarato indipendente dal Pd, mentre nella mia formazione quattro consiglieri su nove, hanno dopo dato vita ad un nuovo gruppo consiliare: “Voce democratica” collocandosi di fatto all’opposizione. Nel febbraio scorso invece tre dei cinque consiglieri del mio gruppo sono confluiti nel”Megafono” di Crocetta. Non si può non prendere atto –continua il sindaco- che non esiste alcuna maggioranza in consiglio e che i consiglieri eletti nella mia lista piuttosto che trovare intese per determinare proposte consiliari, hanno ritenuto di scegliere strade diverse”. Accuse e controaccuse che hanno caratterizzato l’ultimo periodo. Oggi rumors piuttosto insistenti dicono che il sindaco Leanza sembra ormai arrivato al capolinea. I consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti discutono in questi giorni, se sfiduciarlo o dargli ancora credito. Un nodo che sarà presto sciolto e nel caso affermativo, con la legge elettorale vigente, sarebbe il secondo sindaco della storia, dopo Camiolo, che viene sfiduciato. Pare comunque che siano già 6 e forse più i consiglieri disposti a imporre lo stop a Leanza. Il tutto, passa però dalle mani dello schieramento di opposizione il PD, che conta su 6 consiglieri ed è il gruppo più folto. A lanciare però il guanto di sfida alcuni giorni fa era stato il consigliere di opposizione del PdS- MpA Enrico Scozzarella che aveva invitato i colleghi a sfiduciare il sindaco. Il motivo, per aver disatteso gran parte del programma elettorale, per non aver saputo tessere i rapporti col consiglio, per aver condotto una gestione individualistica. Ma Leanza su queste accuse non ci sta. “Noi- afferma- abbiamo ereditato una situazione difficile dal punto di vista economico, evidenziata in sede di approvazione degli strumenti finanziari (addizionale irpef ed Imu sulla 2^ casa al massimo), abbiamo affrontato un contenzioso con terzi gravoso. Ma abbiamo ridato autorevolezza alle istituzioni, ci siamo fatti carico di avviare il processo di risanamento finanziario, di regolamentare la struttura interna del nostro ente, di dare regole certe alla comunità ed abbiamo messo in cammino la macchina amministrativa che consentirà di realizzare interventi importanti.” Alle accuse sulla nomina degli assessori risponde: “La mia candidatura è nata fuori dai partiti politici e per questo mi sento vincolato al mandato ricevuto dagli elettori sul programma, ed intendo portarlo a compimento utilizzando le prerogative assegnatemi dalla legge, tra queste la nomina degli assessori per la quale non intendo soggiacere a pressioni interne ed esterne. Penso che questo consiglio comunale abbia tutte le potenzialità per svolgere al meglio le proprie funzioni, magari ricercando una maggioranza che convenga sulle priorità da realizzare. E’ mio dovere tenere conto delle indicazioni e delle scelte da esso assunte. Con la società civile abbiamo avviato un confronto e continueremo in questa direzione, con le forze politiche siamo pronti a dialogare sul fare e cosa fare. La nuova fase amministrativa seguirà questa scia e sono convinto che in atto è l’unica possibile”.
Rino Caltagirone