Eiaculazione precoce possibile terapia orale….

“Trattamento dell’eiaculazione precoce (EP) in uomini di età compresa tra 18 e 64 anni. Le condizioni di seguito riportate sono quelle che sono state utilizzate per definire la patologia negli studi clinici sull’EP: tempo di latenza eiaculatoria intravaginale (intravaginal ejaculatory latency time – IELT) inferiore ai due minuti; eiaculazione persistente o ricorrente alla minima stimolazione sessuale, prima, durante o appena dopo la penetrazione e prima che il paziente lo desideri; spiccato disagio personale o difficoltà interpersonale conseguente all’EP; scarso controllo dell’eiaculazione”
Sono queste le indicazioni terapeutiche del primo farmaco classificato per l’ Eiaculazione Precoce.
La dapoxetina appartenete alla famiglia degli antidepressivi SSRI ha eccezionalmente superato lo scoglio come prima molecola classificata per la disfunzione sessuale più conosciuta al mondo.
Fin dai tempi di Masters e Johnson si cerco sempre di studiare e definire questa fase del rapporto sessuale legata all’orgasmo, all’eiaculazione..
Qui contribuì a delineare il modello funzionale della risposta sessuale, il pregiatissimo libro manuale “cibernetico” di Baldaro Verde (1986) che, oltre alle tre fasi del desiderio, dell’eccitazione e dell’orgasmo, introduce una quarta fase, quella del piacere sessuale post-orgasmico, che diventa presupposto importante per l’instaurarsi di un successivo desiderio sessuale.
L’eiaculazione precoce è stata sempre definita durante le interviste che ho effettuato ai miei pazienti come: “qualcosa che mi sta rovinando la vita, ho solo rapporti con la mia mano , fuggo dalle donne, ho paura perche arrivo subito , la mia partner non prova piacere perciò mi ha lasciato, mi hanno lasciato molte ragazze per questo motivo”.
Il tutto si trasferisce sul paziente con un enorme senso di frustrazione, un problema irrisolvibile, come se l’eiaculatore precoce nella piramide sessuale un pò come la piramide alimentare, fosse la punta della piramide..”! qualcosa da cui fuggire”.
In modo metaforico di Eiaculazione Precoce si può anche morire, l’uomo con D.E. cerca di celarlo, non lo ammette e se durante il rapporto sessuale fa flop dice sarà la stanchezza, lo stress o mangiato parecchio, ho sonno scusami.
Ma cosa può dire al partner l’uomo che eiacula subito, che non riesce a controllare il suo seme come più volte mi sono sentito dire, che prova piacere solo per se stesso …
Eiaculazione precoce è una patologia complessa e molte volte senza un vero rimedio, l’uomo che ne soffre è come paralizzato, sfugge dai rapporti, sta solo, non cerca una compagna, però non si nasconde al contrario di chi soffre di disfunzione erettiva e cerca il più delle volte di risolverla …molte volte senza successo.

All’inizio negli anni 80 si è cercato di classificare questa disfunzione eiaculatoria come una patologia dei giovani, in un soggetto che soffrisse d’ansia da prestazione, escludendo a priori la possibilità di un qualcosa di organico, di più profondo. Di qualcosa risolvibile. Qui la necessita oggi creata di nuove figure professionali come gli specialisti in Sessuologia, Endocrinologia, Andrologia, Psicologia che integrandosi hanno cercato di risolvere e di creare delle linee guida comuni per affrontare il problema. Abbiamo cercato tutti insieme di dare un senso comune per risolvere il problema. Nella mia esperienza clinica chiedo se l’eiaculazione è primitiva o secondaria …. Poiché anche una persona che ha sempre eiaculato precocemente può avere un problema di ipersensibilità o anatomico o un infezione, etc.
Il tutto nasce dalla non perfetta gestione ed adesione del paziente con EP alla prescrizione terapeutica, fare la frenulectomia “per l’ipersensibilità o il frenulo corto”, dare delle pomate anestetiche, esercizi di Kegel “da parte del terapista”, sedute dal medico sessuologo, psicoanalisi .. questo porta di solito all’abbandono da parte di molti pazienti alla risoluzione del problema poichè il paziente con disfunzione eiaculatoria vuole risolvere il problema il prima possibile, ho visto personalmente nella mia esperienza clinica una difficoltà oggettiva a seguire la terapia a provare a provare… qui grazie alla Dapoxetina il primo farmaco orale per il trattamento dell’eiaculazione precoce, molecola già conosciuta sull’uomo ritarda il IELT (Tempo di latenza eiaculatoria intravaginale). Si sta cercando di dare una possibile risoluzione all’abbandono sempre più precoce della terapia da parte dei pazienti. La possibilità di dare un farmaco in cronico porta il paziente ed il medico ad una facile domanda funziona o no.
Noi sappiamo che ogni persona e diversa l’una dall’altra. Trovare una possibilità terapeutica, legata fondamentalmente all’assunzione di una pillola è una strada da intraprendere per un possibile risultato duraturo nel tempo.
Ricordo sempre che la complessità della malattia richiede una perfetta visita medica, specialistica andrologica in cui lo specialista in ultima analisi deve escludere tutte quelle cause che possono creare eiaculazione precoce e solo dopo si potrà in tutta sicurezza prescrivere il farmaco.

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redazione-vivienna